Tuesday, March 20, 2007

Ketty la rossa


Sarà che a forza di fare pulcini mi sento veramente una polla.
Ma no, io lo so, i pulcini non c'entrano, è che io credo di vivere nel mondo dei pupazzi e che quello che si legge sul giornale è finto come i telefilm e che le brutte cose non possono esistere se non nel tiggi. Poi, quando scopro che invece ce le ho maledettamente vicino, passo attraverso le varie fasi di rifiuto, rabbia, patteggiamento, depressione, infine accettazione. Che poi sono le fasi che attraversa il malato terminale, ne ho sentito parlare per la prima volta dal Dr. House, sì quello del telefilm. Mi avevano interessano e me le ero appuntate sul bordo di una rivista che ovviamente si è mischiata tra le mille altre e non le ho più trovate.

Ora, io non credo alle coincidenze però certe volte mi fanno proprio pensare. Questa bambolina ho deciso di chiamarla Ketty. Poi ho deciso di pubblicarla sul blog come il capolavoro della settimana. E siccome la settimana è stata costellata di tanti eventi, che si sono consumati nel mentre Ketty prendeva forma, ho pensato di scrivere di entrambe.
Sono una perfezionista e quindi ho pensato di cercare su google le famose cinque fasi.
Beh, non ci crederete ma ho trovato una tesi di laurea che ne tratta, l'ho salvata per poterla leggere con calma e indovinate come si chiama il file??? Si chiama tesi_Ketty




Strano questo post, è partito in un modo e si è sviluppato strada scrivendo.
Credo di aver fatto un po' di confusione, quindi riepilogo:
La settimana sta passando.
La tesi me la leggo con calma sperando di trovare presto il coraggio.
Ketty è finita ed è m e r a v i g l i o s a anche se non è fotogenica, infatti dal vivo è molto meglio.
E confido molto sulla prossima settimana, chissà che non ci sia una sesta fase.

4 comments:

Artisticando said...

Io vivo alternativamente nel mondo delle favole e nel mondo vero. So che e' sbagliato, ma che ci posso fare se non voglio cambiare? Il problema e' quando si confondono i due, si crede di stare in quello bello e invece si tonfa all'improvviso nel mondo vero. Tonfi rumorosissimi che ti mettono in guardia per il futuro. E allora bisogna restringere l'area del mondo delle favole, non puo' andare oltre certi confini, altrimenti sei indifesa.

Artisticando said...

A proposito, quelle che descrivi sono le fasi del Transition Management, che si applicano a tutte le situazioni. In ufficio da me c'hanno riempito la testa e la scrivania di libri.

Anonymous said...

...mi piace chi vive tra sogni e realtà, come diceva qualcuno a me caro, “Se una persona non ha più sogni, non ha più alcuna ragione di vivere. Sognare è necessario, anche se nel sogno va intravista la realtà.” ...e molto spesso io mi rifugio nel sogno perchè la realtà, quello che vedo, non mi piace proprio!

Anonymous said...

...mi piace chi vive tra sogni e realtà, come diceva qualcuno a me caro, “Se una persona non ha più sogni, non ha più alcuna ragione di vivere. Sognare è necessario, anche se nel sogno va intravista la realtà.” ...e molto spesso io mi rifugio nel sogno perchè la realtà, quello che vedo, non mi piace proprio!