Sunday, May 29, 2011

La luna e i falò

"Un paese ci vuole, non fosse che per il gusto di andarsene via.
Un paese vuol
dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c’è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti."
La luna e i falò - 1950 - Cesare Pavese


Grazie, grazie, e ancora grazie a La Pecora Rosa (Adesso capisco che non è nato per caso il suo bellissimo swap Un libro nell'ago) per il suo colto commento con la citazione a proposito dei paesi d'origine.

Appena l'ho letto sono corsa a cercare nella mia libreria se c'è una copia di La luna e i Falò.

Ne ho trovate due.

Una pretenziosa e rilegata in similpelle, comprata in edicola come numero uno di qualche collana a uscite settimanali, tristemente intonsa.

L'altra è una edizione del 1964, pieno periodo vintage, macchiata, ingiallita, letta e straletta da tutta la famiglia di avidi lettori da cui provengo.


Quale copia pensate che abbia preso, per cercare tra le pagine quelle righe a cui si riferisce La pecorella rosa, e per rileggerla questa estate?

Io per natura, per il mio vissuto e per il mio presente, sono ancora troppo inquieta, quindi continuo la citazione:

Ma non è facile starci tranquillo.

Tuesday, May 24, 2011

Alla ricerca delle origini

Sabato, incastrata da zio Tuvòfàlamericano e accompagnata dal pazientissimo Mission Impossible, abbiamo accompagnato una coppia di simpatici signori americani alla ricerca delle loro radici nel paesetto dove abbiamo comprato la casetta di cui vi ho già raccontato.
Noi che viviamo in una nazione dove il glorioso passato ci rende più vivibile il penoso presente, non ci rendiamo conto di quanto sia prezioso avere costantemente a portata di mano la propria storia.


DonnaJ coltivava da anni un sogno: vedere il paese da cui tanti anni fa partì il nonno alla scoperta di un nuovo mondo e di un futuro possibile. Cercare nel cimitero la tomba dei propri bisnonni e cercare la casa dove avevano vissuto i suoi antenati.


E' stato emozionante vederla passeggiare nel paesello, scattare foto incredula ai panni stesi, ricevere i saluti del sindaco e il certificato di nascita del nonno. Vagare nel cimitero nella vana speranza di riconoscere tra le lapidi annerite un nome familiare.


Divertente sentirla sussurrare: "sembra di stare nel MedioEvo", forse si confonde con il milleottocento, ma non facciamo troppo gli snob.


Adesso lei e il marito, anche lui di origini italiane, sono benestanti, hanno l'aereo privato, quattro figli e quindici nipoti e una cadillac quattro ruote motrici e nove posti, ma non sono molto comprensivi con chi oggi dai paesi più poveri insegue il sogno che fu dei loro antenati. Chissà che questa gita non li faccia riflettere un po'.

Che c'entrano i porta aghi?

Niente , ma non piacciono i post troppo didascalici.

Friday, May 20, 2011

"A" di cugina



Che regalare alla cuginetta che organizza un mega picnic ?
Domanda retorica, come potrei mai derogare al mio III diritto?

Saturday, May 14, 2011

Sunday, May 08, 2011

Pistolotto della festa della mamma

Care mamme in ascolto, oggi è la vostra festa, milioni di auguri!!!

Appropriatevene e approfittatene, sappiate che voi siete il bene più prezioso per ciascuno di quei sei miliardi e più di esseri umani che razzolano sulla terra.

Ma soprattutto abbiate tanta cura di voi, tutti i giorni dell'anno.


Perchè la vita senza una mamma non è la stessa.

Quindi se qualcuna di voi, per caso, fuma, è pregata di smettere, o almeno di provarci, promesso?

So che è difficile, ma questo è un sacrificio che dovete ai vostri figli e in fondo è nulla in confronto a quello che avete fatto per metterli al mondo, e a quante notti insonni avete passato.

E poi il fumo fa venire le rughe, con i soldi risparmiati si possono comprare tanti gomitoli di lana ed infine non è elegante che ricami e lavori a maglia puzzino di fumo, o no?




Invito a leggere l'articolo di Veronesi su la Repubblica 7/5/2011.

Saturday, May 07, 2011

Wednesday, May 04, 2011

160 in tre

Centosessantanni in tre, Gianna, Mina ed io, versione bricolo-rock.


E chi ha difficoltà con la matematica sappia che non bastano otto ragazze da venti per uguagliare il nostro pieno di grinta, vitalità, fascino, coraggio, determinazione e creatività.
Punto e a capo.

L'atmosfera iniziale del concerto è strana, donne all'80%, molte si specchiano negli occhi delle altre, spaesate.
Che ci facciamo qui? Non capiamo neanche qual'è il nostro posto a sedere.

Però quando vado in bagno e vedo una fila chilometrica di ragazze, mentre il bagno degli uomini è vuoto, penso "bimbe che ci venite a fare a vedere Gianna se non avete un pizzico di trasgressione?" e ci vado - tanto un bagno dove sono stati cinquanta uomini non è peggio di quello da cui sono passate cinquecento donne - alla faccia della fila.

E poi sul palco irrompe lei: matta e atletica, incredibile forma fisica per cantare e correre e saltare e buttarsi a terra che neanche l'operatore di ripresa riesce a seguirla (non ne fanno più di operatori seri, vero Mission Impossible?).
Altro che primipara attempata, questa le straccia tutte 'ste pischelle che alla prima settimana di gravidanza già stanno a letto, e per diciottomesi dopo il parto ancora fanno le gnegne.
Lei ha partorito da pochi mesi e già sta a palla sul palco, circondata da musicisti fichissimi, rigorosamente uomini, belli e forse per lei anche possibili.

Il primo piano mostra tutte le cedevolezze del suo viso, la magnificenza delle sue rughe senza un'ombra di silicone o di punturine. E' bellissima, sudata, coi quattro capelli appicciati, braccia e spalle da paura e il rimmel sbavato. Ed è sicuramente un vezzo, non è tipo da non sapere che esiste il waterproof.

Quando avevo saputo notizia della sua gravidanza ero contrariata.
Nel senso di arrabbiata e contraria alla scelta.
Poi ho sentito la sua canzone Ogni tanto ed ho capito.

La festa è finita e sappiate che stasera pischelle e maschi ne sono usciti stracciati.
Centosessanta a zero.
Buona notte da bricolo-rock.

Sunday, May 01, 2011

1 maggio 2011

In che città incredibile ho la ventura di vivere.
Oggi due eventi radunano migliaia di persone - la Beatificazione di Giovanni Paolo II e la festa dei lavoratori.
Roma con il mercatino di Villa Glori mi fa trovare questa cartolina vintage, e con il suo contrasto tra sacro e profano, fa uscire un sole meraviglioso in una giornata in cui la pioggia è da tradizione.
Quale occasione migliore per stare lontani dalla pazza folla e godersi il micro giardino?


cartolina vintage - Roma Anno Santo 1950