Sunday, June 28, 2009

Pancetta

Siamo arrivati al 90° scatolone, domani impacchetto il computer e tra un mese - si spera - avremo finalmente una casa nuova di zecca!

Non ricordo di aver faticato tanto di recente, ma la soddisfazione più grande è stata la gioia della nipotina - unmetroeottanta di energia, grande smontatrice di armadi- appena tornata dalle fatiche di Erasmus a Malta, che ha ritrovato il suo pupazzo Pancetta di cui aveva perso le tracce tanti anni fa.



Friday, June 26, 2009

Dimenticata fame adesso?

Italiani a Ellis Island


Mattina presto, mercatino del mercoledì.
Stanno ancora sistemando i banchi e gli addetti, tutti extracomunitari, scherzano tra di loro a distanza.
Battute si rincorrono tra egiziani, srilankesi e altre nazionalità che noi confondiamo e categorizziamo tutte in una, ma che sono completamente diverse.
Come quando a noi dicono: sei spagnolo, o greco, o italiano, come se fosse la stessa cosa.
Evidentemente uno fa il fanatico e una battuta che a me sfugge, un altro non apprezza e ribatte serio:
"Dimenticata fame, adesso?".
Ecco io credo che molti di noi abbiano dimenticato la fame, quella vera, quella dei nostri nonni o dei nostri genitori.
E forse dovremmo ricordarci più spesso chi siamo e da dove veniamo. Forse ci sarebbe più rispetto e più civiltà se prestassimo più attenzione a chi ci può raccontare il nostro passato più recente.

Wednesday, June 24, 2009

Abitino

Vedendo il bellissimo vestitino di Creativando, e la modella di eccezione, mi sono ricordata del piccolo capolavoro che conservo in un cassetto. Mi spiace non è ben stirato ma il tempo è quello che è...




Ha qualche annetto - la bimba che lo indossava a due anni, ora ne ha quasi 29 - ma è sempre carino e ci si può sbizzarrire con il cucito, la pittura su stoffa ed il ricamo.


Ho fatto una specie di modello più che altro per le misure, così vedete quanto sono negata per il disegno. Ma per le maghe del cucito che visito nei blog prendere lo spunto sarà facilissimo.

Sunday, June 21, 2009

work life balance

Volete proprio sapere qual'è il tema sul quale giro intorno da un po' di post?

Sono sicura che tutte coloro leggono questi blog ne hanno a che fare: come si concilia la vita lavorativa con la famiglia, e soprattutto con i figli?
La qualcosa è praticamente impossibile soprattutto in una citta infernale come Roma e in una nazione così poco attenta al sociale e così - permettetemelo - poco civile come l'Italia.
Dove sembra che le uniche donne che abbiano un peso e siano degne di copertine sulle riviste e titoli cubitali sui quotidiani siano le veline, le ragazze immagine pagate per partecipare a feste di dubbissimo gusto, e non le eroine che quotidianamente si inventano la sopravvivenza fra pratiche da finire e figli da prendere al costosissimo asilo.

Ebbene qualche giorno fa ho fatto una docenza ad un master postuniversitario - scusate la fanaticheria ma quando ce vo' ce vo' - e siccome sono una secchiona mi sono preparata non solo sul tema da presentare ma anche sulla platea a cui mi sarei rivolta.
Si trattava di 18 studenti dai 26 ai 30 anni e più, un ragazzo e diciassette ragazze, di cui una meravigliosamente incinta.

Ho letto le loro brevi note biografiche e qualche tesi mi ha colpita. Tra cui quella che una ragazza che aveva fatto un progetto di studio sul bilancio tra lavoro e vita familiare presso le Poste Italiane.
Alla fine dell'incontro, circondata da un manipolo di curiosi (e/ o furbetti che cercavano di arruffianarsi per il posto di uno stage) - mentre mi sentivo tanto il professore di Cogli l'attimo - le ho chiesto:
"Ho visto che ha fatto questo studio, ha trovato la soluzione a questo annoso problema?"
e lei carina di rimando:
"Le dico solo che ho aperto la tesi pubblicando una vignetta di Pat" e me l'ha descritta.

Non potevo che cercarla su internet e mostraverla: la trovo divertentissima e drammatica nello stesso tempo.





Ogni vostro contributo è più che benvenuto!

Thursday, June 18, 2009

E' la mia natura...

Sto sul filone animalier, e non quello delle spille anni cinquanta con soggetto pappagalli variopinti, nè della pantera di Cartier.

Altri animali, altra storiella, altra morale.

La rana sulla sponda del fiume incontra lo scorpione che le fa: "non so nuotare, mi daresti un passaggio per attraversare il fiume?".
La rana diffidente: "ma tu mi puoi pungere ed uccidermi!"
E lo scorpione: "mica sono così pazzo! Che interesse avrei? Se ti pungessi morirei anche io, affogato visto che non so nuotare!"
La rana si fida, se lo carica sulle spalle e inizia la traversata.
A metà del guado lo scorpione la punge.
Si gira stupita e mentre affonda fa: "Ma che fai, così moriamo tutti e due..."
E lo scorpione di rimando: "Lo so ma non posso farci niente: è la mia natura".

Sono cavallo, in quanto sempre malconcia e devo tirarmi su per forza, per fortuna c'è sempre qualche amico/a che mi stimola.
Sono porco (magari fossi nata porca, avrei aperto ben altro blog e forse avrei fatto una vita più facile, ma questa è un'altra storia) e mi faccio sempre i fatti degli altri.
Sono rana perchè mi fido sempre di tutti.
Ma soprattutto sono scorpione perchè non posso andare contro la mia natura.

In fondo in fondo non è che mi dispiaccia la mia parte bestiale!

Monday, June 15, 2009

Donna Letizia - passo e chiudo

Storiella sentita oggi e la faccio breve:

Fattoria: un bel cavallo si ammala, il fattore chiama il veterinario che prescrive delle cure molto costose. Dopo qualche giorno nessun miglioramento e il fattore dice alla moglie: queste cure costano troppo. Il porco, che ha ascoltato non visto, va dal suo amico cavallo e gli fa: fatti coraggio, tirati su, ma niente il cavallo sta male.
Passano giorni e il cavallo non guarisce. Il porco origlia ancora, il fattore fa: non ci possiamo più permettere queste cure, se non guarisce domani lo abbattiamo.
Il porco tutto trafelato: dai cavallo tirati su, sennò domani ti uccidono!
Il cavallo poverino ce la mette tutta e il giorno dopo il fattore lo trova in piedi.
Evviva - fa il fattore alla moglie - il cavallo è guarito, facciamo festa: ammazziamo il porco!

Morale: meglio farsi un bel po' di affari propri!

Conseguenza: aperta e chiusa l'attività di posta del cuore di B-chic.

Friday, June 12, 2009

Donna Letizia 2

minipuntaspilli ungheresi


Ci risiamo.
Saluto una ragazza che è mancata un bel po' dal lavoro per un grave problema in famiglia.
Ci scambio due chiacchiere e mi dice che non vive più con il ragazzo, lo sapevo ma non glielo faccio capire, ha provato ma proprio non ha funzionato.
"Sa signora, ricorderò sempre quello che mi disse un paio di anni fa..."
Un brivido mi attraversa - che le avrò detto? di che responsabilità mi sono caricata? ma per quale maledetto motivo non parlo di meno??? - e lei riprende:
"Mi disse: se stai preparando casa da tanti mesi, ma non ti decidi ad andare a viverci insieme, vuol dire che dentro di te c'è qualcosa che non va."
La memoria mi torna, effettivamente le dissi: "Deciditi o vai o abbandoni il progetto, ma se non hai la spinta a farlo, se preferisci stare con i tuoi genitori piuttosto che avere l'entusiasmo di iniziare una nuova vita con lui, riflettici, fai chiarezza con te stessa. Questo traccheggiare non serve a nulla, comunque buttati, male che vada puoi sempre tornare indietro."

Lei riprende: "Era vero c'era qualcosa in me che non andava"
E io, saggia: " Non avere rimpianti, almeno ci hai provato".
"Sì, grazie aveva proprio ragione lei"

Pfffff, respiro di sollievo, anche questa volta mi è andata bene.
Non dovrei continuare a tentare la sorte, ma sarà difficile non ricascarci.

Wednesday, June 10, 2009

Le 3 B d'oro


Grazie al post di Pinta e al suo Ricettario domestico mi torna in mente il vecchio libro Enciclopedia delle 3 B d'oro, lo recupero dallo scatolone giusto per fare qualche foto in fretta.

A leggerlo ora fa sorridere, la mentalità era incredibilmente antica.

Bellacasa
Buonamensa
Bravadonna

Potrei fare una ristampa in chiave moderna: L'enciclopedia delle 4 B d'oro.
Aggiungendo la B di Bricolo-chic e tutta la mia saggezza chissà magari ne piazzo un paio di copie!

Monday, June 08, 2009

Pacchi e sacchi

Più che lo shopping compulsivo, ho l'accumulo compulsivo.
Ne ho sempre avuto il sentore, diciamo la quasi certezza, visto l'allegro caos che regnava per le quiete stanze, e le vie d'intorno, allor che all'opre femminili intenta sedevo, assai contenta e soprattutto ignara di quel vago avvenir che è una ristrutturazione generale di casa.

Ma quando si tratta di smontare ed impacchettare è tutta un'altra storia.
Esce fuori di tutto, anzi di più.
E buttare anche una cartolina o un bigliettino, un pupazzetto, un coccetto, insomma i famosi ciaffi, è una violenza, una lacerazione, un distacco doloroso.

In compenso saltano fuori cose di cui si era dimenticata l'esistenza.

Ho l'ennesima conferma del fatto che sono un po' disturbata e mi sono curata buttando almeno una ventina di buste nere grandi formato condominio e facendo felici varie famiglie della zona, quelle che fanno un sano riciclo frugando nei cassonetti.


Ho superato i continui micro-traumi con il mantra: "pensa alle cose nuove che potrai comprare"

Chissà che non ritrovi in un mercatino qualcosa che mi è dispiaciuto buttare, pensate che bello poterlo riacquistare e in un sol colpo placare le due compulsioni: acquisto e accumulo!

Friday, June 05, 2009

la nonna di Gambadilegno


Simpatica la nonna di Gambadilegno che ruba il lavoro a maglia delle altre vecchiette, giusto perchè faticare?
Attenzione, siete avvisate, alla prima occasione vi sgraffigno un lavoretto!

Monday, June 01, 2009

Granny mania




Complice il repentino cambio di temperatura con pioggia autunnale, ho finalmente finito i due cuscinoni stile coperta della zia (sarebbe della nonna ma non vorrei che qualcuno mi ci scambiasse).
Ho provato ad impacchettarli per la nipotina che deve farci il viaggio in treno.
E' stata una lotta corpo a corpo con l'aspirapolvere che li faceva piatti piatti e poi con la forza della natura che li faceva riesplodere belli gonfi. Li ho insalsicciati con spago e scotch, speriamo non scoppino sul treno.
E speriamo che siano di buon auspicio per una storia tutta nuova.