Più che lo shopping compulsivo, ho l'accumulo compulsivo.
Ne ho sempre avuto il sentore, diciamo la quasi certezza, visto l'allegro caos che regnava per le quiete stanze, e le vie d'intorno, allor che all'opre femminili intenta sedevo, assai contenta e soprattutto ignara di quel vago avvenir che è una ristrutturazione generale di casa.
Ma quando si tratta di smontare ed impacchettare è tutta un'altra storia.
Esce fuori di tutto, anzi di più.
E buttare anche una cartolina o un bigliettino, un pupazzetto, un coccetto, insomma i famosi ciaffi, è una violenza, una lacerazione, un distacco doloroso.
In compenso saltano fuori cose di cui si era dimenticata l'esistenza.
Ho l'ennesima conferma del fatto che sono un po' disturbata e mi sono curata buttando almeno una ventina di buste nere grandi formato condominio e facendo felici varie famiglie della zona, quelle che fanno un sano riciclo frugando nei cassonetti.
Ho superato i continui micro-traumi con il mantra: "pensa alle cose nuove che potrai comprare"
Chissà che non ritrovi in un mercatino qualcosa che mi è dispiaciuto buttare, pensate che bello poterlo riacquistare e in un sol colpo placare le due compulsioni: acquisto e accumulo!
Monday, June 08, 2009
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4 comments:
Quanto ho sorriso leggendo questo post! Mia mamma è uguale a te e non sai che fatica faccio a convincerla che qualcosina-ina-ina lo deve buttare se vuole fare entrare altre cose in casa... Una battaglia persa in partenza: con lei nessun mantra funziona.
^___^
Baci!
che carino quel bigliettino ! adesso vige un altro motto: STOP compulsive Mopping !
Ecco un senso di rimorso: perche' non hai messo tutti i bigliettini in un bel quadro/poster moderno?
Ah, ah, ah! Troppo divertente! Ma allora siamo veramente tutte uguali?
Baci e in bocca al lupo
Carmen
Pensa che 20 sacchi neri condominiali occupano una stanza e che avrai un sacco di posto per creare un angoletto knit, magari knit cafè. io porto il dolce
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