Sunday, December 31, 2006

Metti una mattina...


Metti una mattina a Testaccio, che vai per cercare un negozietto di ciaffi bambole e presepi, con piede sifolino che ti arranca dietro che fa un po' freddino e la caviglia non si scioglie.
Lo trovi chiuso. Quindi fai un giretto nel quartiere che non è il tuo e ti sembra quasi un viaggio all'estero.

Nel bar c'è la maniglia per salire lo scalino ed entrare, come sull'autobus, si vede che i clienti non sono giovanissimi. E incontri un vecchietto, cappello in testa con i nastrini della Roma sulle falde. Lascia un euro di mancia, sarà generoso o non capisce ancora le monete in euro? Prende il caffè e lo porta alla moglie seduta al tavolino. Un gesto amorevole turbato da lei che lo apostrofa come solo le moglie sanno fare: " e quanto zucchero ci metti, ti vuoi far venire la diabete", e allora capisci che si preoccupa per lui, in fondo lo ama da più di mezzo secolo.

Le bancarelle del mercato, con i maglioni a dieci euro, ed è divertente attaccar bottone con la signora indecisa se prendere quello verde, non la incoraggi certo con il tuo "chi di verde si veste in sua beltà confida...ma con un foularino intorno al collo".

Il bimbetto marocchino, o tunisino, chissà, con il suo cappottino a quadri che solo a quattro anni si porta così, che si fa fare la foto dalla mamma davanti al club della Roma con il pollice alzato e un bel sorriso fiero. Adesso è romano al cento per cento.

Il giornalaio è un raro esempio di efficiente marketing applicato al mercato. Una parte affaccia sulla piazza, il retro anche è aperto ed affaccia sul mercato e, caso più unico che raro, ha tutte le riviste di uncinetto, maglia e altre arti varie, ben esposte larghe larghe che si puoi passare un'ora a rimirarle.
Altro che quelle edicole che le tengono rinchiuse in una vetrinetta e che se ne vuoi sfogliare una poi te la devi comprare anche se dentro non c'è niente e costa cinque euro, solo perchè hai fatto uscire l'edicolante e poi sennò ti guarda storto.

Come sempre zigzagando tra i banchi del mercato, schivando quelli del pesce che puzzano e piede sifolino brontola, ti ricordi di tua madre e di quando andavate insieme al mercato di San Giovanni di Dio e lei comprava solo dai vignaroli. Poi scovi, esposti tra la frutta esotica, i sacchetti di lenticchie del paese di lei e ti sembra un po' troppo per essere solo una coincidenza. Il vecchietto che sta lì a fare presenza, perchè si capisce che ormai il banco lo gestiscono i figli, ti offre una noce, ci scambi due battute, e poi ti tocca comprarne tre etti almeno.

Un altro mondo, nella tua città, a due passi. Se solo avessi voglia un po' più spesso di farli questi due passi avventurosi spezzeresti il cerchio dei soliti giri: casa vicini ufficio colleghi negozi conosciuti.

Anno nuovo ci proviamo.

Saturday, December 30, 2006

Il Capodanno perfetto



A casa mia non si mangia bene, però si sta rilassati, si può fumare, si può stare in pantofole, nessuno protesta, nessuno si offende, in giardino si possono fare i botti ma soprattutto le scintille che ho ancora paura a tenerle in mano, si vedo i fuochi d'artificio nella valle che qui in periferia piuttosto non si mangia ma i fuochi non mancano mai.
Certo il cane zomperino ed abbaiante e slurp-ante bisogna un po' subirlo.
Ma in quanto a segnaposto non sono ultima a nessuno.
Certo quelli di quest'anno sono un po' così... forse stavolta si mangerà bene!
Anche perchè la cena la portano gli ospiti...

Quindi in attesa del Capodanno Perfetto casale in toscana con il caminetto, come quella volta d'estate nell'ottantaquattro, cane buono sul tappeto, parenti ed amici a volontà, fuori forse c'è la neve, tutti i nipoti felici anche se magari lontani che loro si divertano a noi basta essere sereni, quindi, dicevo, in attesa del Capodanno Perfetto, godiamoci quello di quest'anno: sarà bellissimo, per quello Perfetto c'è ancora tempo!

************ A U G U R I **********A U G U R I *************** A U G U R I *******

Friday, December 29, 2006

e adesso che si fa

E ora cominciano i giorni più tremendi dell'anno, con il ritornello: che si fa a Capodanno?
Come sempre subito dopo l'ultimo giorno dell'anno si dice: ah, quest'altr'anno non mi importa niente, prenoto un viaggio e poi ovviamente non se ne fa nulla.
C'è chi ancora spera di fare qualcosa di divertente e chi, invece, si preoccupa solo del canaccio perchè con i botti si spavente e "l'hai visto c'è scritto pure su repubblica mai lasciarli da soli a casa a capodanno...".
E quindi finisce quasi sempre a casa di qualcuno, solite abbuffate, giochetti, botti sul terrazzo o sul giardino.
Eh, si, siamo proprio invecchiati precocemente

Monday, December 25, 2006

Evviva i regali piccoli!



Babbo Natale ha esaudito i miei desideri ed ho ricevuto solo regali piccoli piccoli e che mi piacciono tanto: due paia di orecchini bellissimi, un quaderno con l'elastico che non userò mai perchè mi dispiace sciuparlo, una spazzola arricciaspicciaallisciacapelliricci, un bambolina di pezza, una scatolina di paillettes, una crema antirughe...

Poi si deve essere un po' distratto perchè mi è arrivato un meraviglioso scaldamani di lana all'uncinetto piccola vendetta personale di una sorella bricolante (www.artisticando.blogspot.com)

Oh no, adesso che l'ho pubblicato non lo posso riciclare...

BUON NATALE!

Sunday, December 24, 2006

E' sempre Natale

Abbiamo fatto il blog di famiglia, mi spiace è riservato ai parenti ma voglio condividere questo con tutti.
La zietta, che da signorina aveva i vasetti cinesi piccoli piccoli che mi piacevano tanto ha postato questa immagine dedicandola a tutti noi. Non male eh, per una che ha compiuto settanta anni qualche giorno fa, mettere le poesie sul blog!

Ed io, che non sono molto credente ma che ne avrei tanto bisogno, la dedico a chi ha avuto un anno difficile ed avrà un Natale un po' triste.

Ne so qualcosa, Natale è sempre così, un po' malinconico, hai voglia ad accendere lucette.

Ma nelle vostre famiglie c'è una bambina o un ragazzo: fate che il suo Natale sia felice, il ricordo sarà vivo in loro tutta la vita.
Anche quando saranno diventati grandi, come noi.

Ora vado, sarà un Bel Natale per la nostra famiglia, nonostante la cena preparata da me e mia sorella!

Auguri!

Saturday, December 23, 2006

Thursday, December 21, 2006

uncinetto

Allora, ci potrebbe essere ancora qualcuno che pensa che l'uncinetto sia una cosa da donnicciole o comunque da vecchie nonnette.
Ebbene, oltre a rilassare con la scelta dei colori, a distrarre la mente con la conta delle maglie, è anche studio di modelli matematici.
Provare per credere, su questo sito

http://www.cabinetmagazine.org/issues/16/crocheting.php

trovate strani oggetti e ancora più strane teorie sulle iperboli geometriche e sulle pseudosfere..

Boh, non ho capito se è una cosa seria o una presa in giro

Sunday, December 17, 2006

BIANCA




E' l'anno dei colli di lana bianca, ferri n. 8

dovrei uscire a finire di fare i regali, ma il richiamo della lana è troppo forte

Amici


Meno male che ci sono gli amici veri.
Quelli che conosci da più di vent'anni e che non vedi quasi mai.
Che hanno avuto un percorso di vita simile al tuo e perciò li capisci senza neanche parlare.
Che hanno un figlio che vedi talmente di rado che quando ti apre la porta pensi di aver sbagliato casa.
Ma che quando gli regali una acquasantiera dipinta da te, che era tanto bella bianca candida, fanno l'espressione di gioia e gli piace veramente tanto e che probabilmente l'appendono pure.
Questi sono gli amici veri.


Thursday, December 14, 2006

Dedicato

A spiritual master received a learned man who came to gain deeper insight into the mysteries of life.

The Master prepared tea. While serving the tea he began to explain, but the learned professor kept on interrupting with his own opinions. So the master poured his visitor’s cup full, and then kept on pouring.

The learned man watched the overlow until he no longer could restrain himself, “It is overfull. No more will go in!”

“Like this cup,” the master said, ‘ you are full of your opinions and speculations. How can I show you anything unless you first empty your cup?”
A famous Zen saying
Dedicato a chi , avendo raggiunto qualche successo , crede di non aver più nulla da imparare.
Dedicato a chi, essendo bravo nel proprio lavoro, ritiene di essere in grado di fare il lavoro del proprio capo.
Dedicato a chi, confrontandosi con gli altri, ritiene di essere superiore, ma sbaglia solo il benchmark.
Che svuoti la propria tazza dalla presunzione.
Che la riempia di modestia ed umiltà.
Sono gli unici elementi che lasciano spazio alla crescita.
Grazie Cat sei tornato anche se ti fai chiamare in modo diverso.
La tua versione di Don't let me misunderstood è meravigliosa.

Thursday, December 07, 2006

Da grande



La solita domanda degli adulti scemi che non sanno come entrare in sintonia con i bambini e quindi chiedono con fare subdolo "che vuoi fare da grande?" sperando di metterli in difficoltà

"La signorina" ho risposto io decisa verso i sei, forse sette anni.

A quei tempi avevo una zia che non era sposata, ovviamente senza figli e lavorava in un ufficio. Quindi era sempre vestita carina, truccata, con i capelli cotonati anni 60 e la casa piena di meravigliosi impiccetti che era una meraviglia rimucinarci. Il mio preferito era il secretaire con tutti cassettini e dei minuscoli vasetti cinesi.

Forse memore di quelli, qualche anno fa ho ricamato questi vasi cinesi.

Si narra che le abbiamo rotto un sacco di cose, ma io non me lo ricordo, stavo molto attenta a rimettere tutto a posto sperando che non se ne accorgesse...

Le nostre mamme erano sempre scarmigliate, in vestaglia, con i guanti di gomma a lavare i piatti o cariche di buste della spesa, nervose e sempre stanche morte.

Quale modello volevate che io prendessi come riferimento per il mio futuro?

Poi si è sposata ed ha avuto figli anche lei, eppure sembrava destinata a rimanere zitella, e mia madre e l'altra sorella erano preoccupate ed era tutto un parlottare sottovoce in cucina, sì zitella e avrà avuto una trentina d'anni...

Però è rimasta sempre la più elegante: Signorine si nasce e si rimane per sempre!

contagio

L'uncinetto è contagioso, specie d'inverno quando la lana ha talmente tanti bei colori che è impossibile resistere a comprarla.
Per le principianti che sanno fare solo la catenella ecco una bella collana fatta solo di tante catenelle tenute insieme da un paio di fiori (che uno si può far fare tranquillamente da una sorella più esperta). Questa nella foto è di cotone, ma penso che di lana, semmai un po' più corta ma facendo attenzione a farla passare dalla testa, sia molto carina e soprattutto tiene caldo al collo tipo i colli che adesso vanno tanto!
PRINCIPIANTI non vi arrendete!

Tuesday, December 05, 2006

collezione autunno 2006




Anteprima della collezione di spille Autunno 2006
Attenzione Natale si avvicina...

Sunday, December 03, 2006

Per i distratti

In fondo a sinistra, no che avete capito, in fondo a sinistra nel blog c'è un sondaggio! Vi prego rispondete è una questione di vitale importanza!

Saturday, December 02, 2006

dedicato

Quando, tra molto molto tempo, le lacrime continue non ti offuscheranno più la vista
Quando, tra molto molto tempo, il dolore di oggi così acuto da farti impazzire, si sarà trasformato in un dolore profondo e costante che ti accompagnerà per sempre ma al quale ti abituerai
Quando, tra molto molto tempo, troverai rifugio nelle tue perline e capirai quanto sarà stato importante imparare un hobby che ti permetta di rimane sola e pensare a lui e a quanto è crudele e ingiusto quello che è successo
Quando, tra molto molto tempo, avrai voglia di nuovo di aprire internet e leggere queste pagine
Tra molto molto tempo
ma il momento in cui non sarai più arrabbiata e disperata arriverà
Nel frattempo sappi che non sei sola e che ti vogliamo bene

Visualizza bricolo

"...ma quando bricolo-chic si dedica alla maglia è in vestaglia di seta e appena uscita dal parrucchiere o tutone felpato e mollettone in testa?"

Domanda retorica.

La seta è scomoda, scivola via e la cinta non tiene, è fredda, il pigiama di seta si infila nel sedere.
Il tutone o vestaglia felpata fanno pendat con lana ferri e uncinetto.
La morbidezza si addice ad un real bricolo, non la viscidezza.
Il parrucchiere è per chi non ha niente di meglio da fare che passare un paio di ore a leggere riviste cretine, a farsi massacrare il cuoio capelluto rimirandosi le rughette in uno specchio.
Real bricolo si lava i capelli in casa e, mentre l'asciugamano a turbante fa il suo dovere ed elimina quintali di umidità dai quintali di ricci, trova il tempo per sferruzzare e mentre si stira le ciocche ad una ad una per non sembrare una rappresentazione post moderna della Medusa, ogni quarto d'ora fa una pausa per far riposare le braccia ed approfitta per andare a rovistare nella stanza delle meraviglie.

Ma il mollettone mai, a parte che fa venire il mal di testa, vuoi mettere quanto è più comodo il fazzoletto turchese a fiori da contadina bielorussa, a trattenere i capelli?

Sì forse non sarà un gran spettacolo un bricolo-chic all'opera, specie se ha gli occhi abbottati per un film strappalacrime o per un gran dispiacere, ma la foto della Kate Hepburn forse potrebbe ispirare.

Vabbè in un'altra vita, forse

Friday, December 01, 2006

Fama & maglia


Una soubrette anni cinquanta
Una elegante attrice dalla bellezza fuori dai canoni del suo tempo
Una famosa attrice del cinema in bianco e nero
Una atomica star di Hollywood
Una moderna interprete di maliziosi telefilm anni novanta
Una manager di oggi

Donne famose con l'hobby della maglia.

Parlo di Doris Day, Katherine Hepburn, Bette Davis, Rita Hayworth, Sara Jessica Parker e Bricolo-chic, ca va sans dire

Sunday, November 26, 2006

Decisioni

Per prendere una decisione ottimale si devono analizzare tutti gli elementi conosciuti e fare previsioni sulle conseguenze della decisione presa. Gli altri ti possono aiutare dandoti dei consigli, aprendoti altri scenari, ma talvolta riescono solo a crearti ancora un po' più di confusione.
Purtroppo è proprio vero: alla fine la decisione è tua e nel momento della decisione si è sempre soli.
Sono abituata a prendere decisioni importanti per questo... ho fatto la seconda muffola anzichè
disfare la prima.
Non potevo lasciare questo meraviglioso collo senza le muffole abbinate e poi la lana melange avanzata era troppo poca per qualsiasi altra cosa. E' stata dura decidere ma alla fine ce l'ho fatta. Tapino chi riceverà le muffole in regalo.

Saturday, November 25, 2006

dubbi amletici


La disfo o faccio la seconda?

Wednesday, November 22, 2006

botta di vita


Era un brutto periodo per le ragazze Hr.

Nervose, stanche, la stagione era iniziata faticosamente. Un grande cambiamento al vertice, il bel gm straniero e carismatico le aveva mollate, una grande sfida da affrontare senza un leader si presentava come l'ultima tappa in salita al giro di Italia.

E quindi se la prendevano l'una con l'altra: irritabili, scontente, ogni occasione era buona per un permale, per una lacrima, per una lamentela, e il loro capo diretto non sapeva come ricreare il clima di un tempo, la confidenza, il piacere di lavorare insieme. Allora le venne una idea brillante: una serata a teatro - prima due chiacchiere, speriamo sia divertente, regalano anche un libro vediamo se è vero che con le risorse umane ci si può divertire e insieme riflettere con nuovi spunti, nuovi temi - magari sarebbero ripartite alla grande per il rush finale.

Beh, Fantozzi al confronto avrebbe sfigurato.

Le si presentarono le due, una appena stata dal dentista per una cura canalare si poteva immaginare la voglia che aveva di infilarsi sotto le pezze invece che stare lì, l'altra con la pressione alta e pasticchetta e impicci con le figlie, solita storia figli piccoli problemi piccoli, figli grandi ect.

Però lei non si perse d'animo e si fece la mezz'ora di fila in mezzo alla bolgia per prendere il biglietto, lei che non faceva la fila nemmeno per comprare il pane, ma resistette, in fondo se c'era tanta gente voleva dire che il guru meritava, lo spettacolo sarebbe stato carino, la serata riuscita.

Iniziò lo spettacolo...come sempre l'inizio fu un po' stentato ma forse si sarebbe ripreso, oddio ma è milanese, no genovese senza carattere perdippiù.

Strappate le prime risate con la solita battuta sui romani e milanesi, un video che non partiva, un neonato piangeva (sì una sfigata si era portata il neonato a teatro e lo allattava pure), lui attaccò la solfa sul figlio di sei anni e quante soddisfazioni bla bla bla che per fortuna esiste la carta di Treviso sennò se lo sarebbe portato sul palco; il massimo dell'interattività: A chi non è mai capitato che... alzi la mano...

Un attimo di silenzio, trambusto un tizio si sente male, "c'è un medico in sala", si alza pallido, vomitando, e il cretino sul palco non riusce a gestire il fuori programma. Lo portano via che è un cencio ma soprattutto figura di merda con i colleghi, carriera sfranta.

Le tre si trascinarono a stento fino alla fine del primo tempo, l'occasione per tagliare la corda durante l'intervallo è unica. Non se la lasciarono scappare.

Fuori diluviava, una stava vicino casa per fortuna, 'notte a domani, l'altra si beccò l'acqua ed era stata pure dal parrucchiere.


Vabbè almeno ci aveva provato, never give up, la prossima sarebbe andata meglio.


Saturday, November 18, 2006

bottino

I gioielli della corona?

Topkapi?

Il diamante Krupp o il diamante Taylor-Burton?

La collezione Cartier 1930?
L'intera gamma di colori di Nudo di Pomellato?

Macchè questo è quello che si chiama un bel bottino:

2 mega gomitoli blu punzecchiato e carta da zucchero da 500 gr. cad.

per fare due poncho

gomitoli vari colori lana Vanessa non guastano mai

100 gr. melange dall'arancio al fucsia passando dal lilla per un collo

100 gr. melange viola blu marrone e chissà che altro per ...?

300 gr. di nuance viola per coprispalle

che se non dovessi finire quella cavolo di presentazione starei già a sferruzzare, vabbè per fortuna domani è domenica

Thursday, November 16, 2006

finito!

Per gli scettici, io per prima, ecco il collo ai ferri bell'è finito. E l'ho finito pure prima di stare a casa con l'influenza. Anzi l'ho fatto anche un po' troppo largo, potevo risparmiarmi almeno una ventina di ferri.






Adesso ho scoperto un punto all'uncinetto niente male e ho fatto una sciarpa, il colore è il solito senape ma niente paura ho finito i due gomitoli rimasti. Forse ci metto due ponpon ( o si dice pompom?).

Monday, November 13, 2006

ciao

Ogni tanto un flash... adesso ti telefono... ah no non posso

Tuesday, November 07, 2006

food


ravioli ricotta e spinaci- mamma
ricotta zuccherò e polvere di caffè- papà
pane acqua e zucchero - nonna
patate al potacchio - l'altra nonna
nutella bicolore - io
pasta pomodoro mozzarella basilico cd. fresca - marito
fichi (fe li fiete mangiati tutti foi) sorella
pasta noci zucchero e cannella - zio S. a Natale
tramezzino - 22 anni di lavoro
pescetti di liquerizia - big boss
pasta col sugo degli involtini - zia A.
senape - altra sorella (poi te la spiego)

quando il legame tra te ed il cibo è così forte ancora ti domandi perchè non sei mai riuscita a fare una dieta?

Friday, November 03, 2006

conflitto generazionale

Venti anni di esperienza lavorativa, e di vita, in più non contano nulla?

I problemi si risolvono con l'intelligenza, non con l'esperienza?

Risolvere i problemi con l'esperienza significa ricalcare vecchi modelli, vecchie soluzioni e quindi si rischia di ripetere gli stessi errori?
Un giovane può dare ad una azienda lo stesso contributo di un lavoratore "maturo", anzi di più per questo deve essere pagato la stessa cifra?

Food for thoughts

Tanto per cominciare l'intelligenza non la perdi per strada durante gli anni, anzi la trasformi. Da semplice logica la arricchisci con tutti gli altri tipi di intelligenza, ammesso che non tu non li abbia già tutti per questioni di dna.
Intelligenza creativa per esempio come dimostra il mio favoloso book dei lavori da fare

Wednesday, November 01, 2006

diritti del bricoleur


Sono molto molto soddisfatta di me stessa. Incurante di buste, bustine e cestini pieni di lavoretti non finiti (un gilet bianco fatto di mille fiorellini d'irlanda, una copertina old america, una maglioncino nero ai ferri, una borsetta di paglia decorata, etc. etc.) ieri sera ho iniziato ai ferri un collo di maglia rosa.
Sono soddisfatta perchè pienamente consapevole del fatto che non lo finirò mai e questo non mi crea nessuna frustrazione nè, udite udite, sensi di colpa.
Stamattina ho avuto una illuminazione.
Tanti anni fa mi sentivo in colpa, come se avessi compiuto un orrendo crimine, se non finivo di leggere un libro.
Poi è arrivato Daniel Pennac con i suoi diritti del lettore.
Il terzo diritto recita: Il diritto di non finire un libro.
E che dire della sublime poesia del secondo: Il diritto di saltare le pagine.
Finalmente liberata, adesso sono piena di libri non finiti, che leggerezza!

Ho deciso quindi di applicare questi teoremi anche ai lavoretti:

I DIRITTI DI BRICOLO-CHIC
I il diritto di cominciarne mille e di finirne forse uno
II il diritto di continuare a comprare impicci per farne altri
III il diritto di regalarli ad inconsapevoli ignare vittime
IV il diritto di fare schifezze
V il diritto (sommo diritto) di avere una camera dove lasciare tutto in disordine
VI il diritto di comprare riviste specializzate da leggere e rileggere
VII il diritto di ritagliarle e farsi un book dei lavoretti che si vogliono fare
VIII il diritto di disfare mille volte un lavoro che non ti piace come viene (che gusto riaggomitolare)
IX il diritto di perdere tempo a fare cose inutili
X per il decimo diritto, nel mio solito spirito democratico ed altruista apro un dibattito: aspetto i vostri diritti


ps il libro liberatorio di Pennac è "Come un romanzo" che consiglio a tutti i portatori insani di sensi di colpa e che naturalmente non ho finito

Thursday, October 26, 2006

riponete i fazzoletti


Sì, dopo un breve sentimentale cedimento sono tornata in me stessa: quella cinica sarcastica forastica che già a dodici anni prendeva a ciavattate i maschi (e non ha ancora smesso).

Finalmente la linea internet è tornata, forse anche un po' di energia. Ho mollato la papaya fermentata e attaccato con le pasticche di ferro forse sono un po' più serie e chissà magari vedrò anche un medico prima o poi.

E oggi, UDITE UDITE, ho fatto un'altra follia: sono uscita dall'ufficio alle 17.45! Parrucchiere e spesa al supermerkato. E' incredibile il mondo che ti si apre davanti a quell'ora, si farebbe in tempo a viverne quattro di vite.

Dai se tutto va bene riprendo anche in mano gli attrezzi da lavoro e faccio qualche altra schifezza bricolo-chic style è tornata la stagione della lana.

Intanto beccatevi il gattaccio fatto secoli fa che quando sali la scala ce l'hai proprio davanti e ti fa prendere un colpo.

Sunday, October 22, 2006

dedicato



Cinquant'anni di matrimonio. Se anche finalmente mi sposassi, non credo potrei mai festeggiarli se non a 100 anni, ma sì non mettiamo limiti alla divina provvidenza.
Due zii invece li hanno festeggiati in questi giorni, ed io ingrata nipotastra non solo non lo sapevo ma quando l'ho saputo non ho fatto neanche una telefonata. Ma in famiglia siamo così, un po' forastici.
E poi mica due zii qualsiasi (e non ne ho di zii qualsiasi) sono lo spot del matrimonio!
Lui ha studiato a lume di candela e poi lavorato duro per anni, mi ha insegnato che legittimo si scrive con una g sola perchè deriva da legis e non da legge, mi ha regalato la calcolatrice Texas Instruments a led rossi per fare la maturità.
Lei è la moglie mamma perfetta, figli in quantità e trovava amore anche per le nipotine che ogni tanto le venivano affidate, come se sei figli fossero pochi, e ha tentato invano di insegnarmi che una donna deve stare a casa e badare ai figli e supportare il marito perchè è l'uomo che deve lavorare. Figurati negli anni settanta femminismo in quantità industriali e figlia di cotanta madre non le ho dato retta ed accese discussioni con lei mentre le cuginette mi guardavano mentre arringavo con la foga di una suffragetta (zio suffragetta si scrive con una g o due?).
Chi avrà avuto ragione?
Io qualche dubbio comincio ad averlo, credo lei, granitica, non ne sia stata neanche sfiorata, in fondo a lei la vita ha dato ragione. Per me si vedrà.
Sarà arrivato il momento di ringraziarli questi zii? Negli anni ho pensato molto su come farlo, parlare di me non sono brava, scrivere è più facile, una lettera l'ho pensata mille volte, poi mai scritta.
Per dirla all'americana, come insegnano i guru del management, cari zietti voi siete l'incarnazione vivente del Leading by example:
Grazie per avermi insegnato che una famiglia in cui i genitori vanno d'accordo può esistere
Grazie per avermi comprato il loden verde
Grazie per le vacanze a Pratola a giocare a tamburello
Grazie per le vacanze a Lavinio sempre dentro l'acqua e avevi ragione tu zia che pronosticavi reumatismi a 30 anni
Grazie per avermi permesso di finire gli studi
Ma soprattutto grazie per avermi insegnato con l'esempio a prendermi cura di una sorella in difficoltà e delle sue figlie.

Monday, October 16, 2006

autostima

Ma sì in fondo che mi manca?
Sono bella
ricca
intelligente
simpatica
spiritosa
alta (non come il dna prometteva ma mi accontento)
finta magra (o finta cicciona)
tutti mi adorano
tutti mi cercano
faccio bellissimi lavoretti che su sky paint your life fanno certe schifezze che non si sà
quindi perchè lamentarsi?

Ha ragione cuginetta farmacista, e si vede che lei se ne intende di donne sull'orlo delle crisi di nervi, doppia camomilla concentrata e poi si riparte.

Che in fondo è la storia della mia vita: baratro, risalita, un po' di quiete, non troppa mi raccomando, la quiete dà assuefazione.

Mi spiace non pubblico lavoretti da un po' di tempo: primo perchè bloggo dall'ufficio, secondo perchè non ne ho di recenti, chiedo venia ai miei fans.

Si perchè oltre alle doti di cui sopra ho anche i fans del blog, ma non concedo nè autografi nè interviste, non spingete please.

Thursday, October 12, 2006

pausa di riflessione

linea internet guasta
dodici ore in ufficio
capelli da pazza
casa in subbuglio
cambio di stagione imminente
collaboratrice domestica malata
dolore alla spalla che si ripercuote fino alla sommità della testa
cibarie e generi di prima necessità che il giovedì cominciano a scarseggiare
accudimento di piede sifolino che se non comincia a camminare glielo taglio quel piede

AHAHAHAHAHAHAHA ME CE MANCAVA SOLO IL PENSIERO DEL BLOG DA AGGIORNARE AHAHAHAHAHAHAHAHAIUTOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO

Sunday, September 24, 2006

disordine controllato


Mi piace molto l'espressione disordine controllato.

L'ho sentita da una guida all'oasi di Ninfa, descriveva il giardino dove le piante sembravano nate da manciate di semi buttati lì casualmente, invece dietro c'era lo studio di raffinati paesagisti e di infaticabili giardinieri.
Insomma il contrario del giardino all'italiana dove sembra che invece che vanga terra semi e concime i giardinieri usino compasso squadra e righello.

Bene il caos, casino, baraonda che mi circonda preferisco chiamarlo disordine controllato. Non butto nulla, scontrini fogli buste riviste vestiti scarpe perline lana ninnoli ciaffi si ammucchiano da anni con il criterio finchè c'è posto. E le cose devono stare a vista. Se le chiudi nell'armadio o nei cassetti e non si vedono perdono essenza ed è come se non esistessero più.

E poi le cose hanno l'anima, ogni impiccio ha una storia e se non ce l'ha prima o poi qualcuna gliela inventerò.

Diffido di quelli troppo ordinati.

L'ordine è come la puntualità: virtù di chi si annoia.

p.s. nella foto lavette che spero faranno bella mostra di sè nella toilette di una bellissima casa a Parigi molto vicina a place Vendome.

Friday, September 22, 2006

papaja rinforzata

Oggi, o meglio stanotte, occhi aperti alle ore 02, pensieri di ufficio fino alle ore 04, sveglia alle 5, ospedale alle 7, lunga attesa fino alle 13 su una seggioletta che portassero piede sifolino a togliere la vitarella, suo rientro in camera ore 15, dimissioni ore 18, rientro a casa cotta come un cotechino a capodanno e lui che ti dice? Perchè non porti Ciccio Piccoletto, in arte Oslo, a correre un po' ... dopo i miei strepiti lui risponde eh c'è scritto su tutti i libri che i cani devono correre sennò gli vengono i reumatismi...

E a me me lo vieni a dire che c'ho il sedere fatto a sedia da ufficio e le spalle a condor sul computer che da dieci anni i dottori mi dicono che devo fare ginnastica che c'ho la cervicale che me se magna il cervello e non ho il tempo di andare in palestra e sto' con i cerotti, veri non è un modo di dire, quelli fatti tipo pezza che trasmettono antiinfiammatorio, DOPO STA NOTTATA E CONSEGUENTE GIORNATINA a me me lo vieni a dire???

Beh riscossa: ho comprato la papaja rinforzata o intensificata o qualcosa del genere che al povero papa gli ha allungato l'agonia di qualche mesetto e alla Ventura gli fa tanto bene.
Vedi te se stavolta non mi segno il palestra.

Per completare il quadro mortaccino pubblico gli angioletti dipinti questa estate. Avevo fatto anche le foto delle acquasantiere ma ve le risparmio, cambio sfondo e le rifaccio


Wednesday, September 13, 2006

quando l'allievo supera il maestro...


Ma ti pare, parli di blog a tua nipote e quella ti frega sul tempo e lo apre un anno prima di te...
Smazzi per sei mesi per capire come accidenti funziona e arriva fresca fresca tua sorella e lo apre e ci mette addirittura i link che io ci ho provato mille volte...

Per fortuna hanno inventato copiaeincolla ed eccoli lì in fondo i miei primi link.
Uno non mi piace ma lo lascio così poi è più facile cambiarlo...

Ehi tu tipa tosta mo' che ti sei un po' rilassata LO APRI STO BLOG O NO??? che ti metto un bel link prima che mi dimentico come si fa?

Cmq vita dura ripreso il lavoro la scelta amletica è "nei due minuti liberi di tutta la giornata pulisco la gabbia del canarino o scrivo due fesserie sul blog?".
Stamattina ha vinto il canarino, ma stasera non potevo deludere i miei fans.

Ennesima riunione in cui ognuno entra con le proprie idee ed esce con le stesse anzi ancora più consolidate e a te rimane qualche delusione in più perchè scopri le persone sotto una luce diversa... e allora vorresti dedicargli questo tenero delizioso amigurumi fatto da PatriciaWaller che coniuga perfettamente i miei sentimenti di questi ultimi tempi :
a volte tenerezza a VOLTE E PIU' SPESSO ODIO DISUMANO PER TUTTI GLI ESSERI UMANI CHE MI CIRCONDANO ...

www.patriciawaller.com

Sunday, September 03, 2006

Strani linguaggi


Per me è così naturale, alcune parole un po' strane che non figurano sul vocabolario, nemmeno su quelli più ingialliti, però sono quasi onomatopeiche rendono così bene l'idea...
Ad esempio mi chiedono che significa piede sifolino. E' talmente chiaro è un piede un po' cionco, non perfettamente funzionante ma nemmeno zoppetto.
Insomma è tipo occhio balugano, mi sono spiegata?

Si è come se mi chiedeste cosa sono le biricianquele , ricevereste la stessa risposta che diedero tanti anni fa in un paesino del viterbese: dottò mio figlio ha fatto le biricianquele tutta la notte - e al medico interdetto che chiese cosa fossero risposero - ma sono le mazzaguje!!!

Attendo che Sister Act perfezioni il suo blog per dare il fondo al dizionario di casa nostra visto che ormai ci leggono anche le cuginette (evviva le cuginette) e intanto nella foto la prima delle acquasantiere decorate in questa sciorna estate

Sunday, August 27, 2006

Chiuso per fine ferie

FOTO DI GRUPPO FERIE 2006

I primi anni che lavoravo, diciamo i primi dieci, il rientro dalle ferie era traumatico. L'idea di ricominciare con la routine, il dover aspettare ancora un anno prima di poter di nuovo andare in vacanza, ma soprattutto la fine dell'estate e il ritorno all'ora solare segnavano un momento di profonda disperazione.



Sarà l'abitudine, sarà che con il tempo ho ritagliato qualche vacanza anche durante l'anno, sarà che l'aspettativa non è più la stessa, ma oggi per fortuna il trauma si alleggerisce. Se le ferie poi non sono ferie come quest'anno, paradossalmente non dico che è meglio il lavoro...


Non so ancora come mi prenderà, intanto domani si ricomincia e stiamo a vedere.

Certo che le giornate già si accorciano, neanche un giorno di mare, che tristezza...

Thursday, August 24, 2006

ferie 2006



Ferie esotiche e panorami mozzafiato, tramonti colorati, esperienza unica (SPERIAMO).

Di esotico ci sono le zanze, per il panorama ci vuole un po' di fantasia ma sui tramonti a casa mia non ci possiamo proprio lamentare.

Piede sifolino è tornato a casa.

- 4 e si ricomincia

Tuesday, August 22, 2006

Piede Sifolino


E anche questa è fatta un bel chiodo che passa da parte a parte e il piede è sistemato, un paio di mesi tra gesso e riabilitazione e anche la meravigliosa estate 2006 è archiviata.

Speriamo che questo piede non gli rimanga sifolino, o forse era sifolino prima e non lo sapevamo e adesso l'hanno aggiustato. Bah staremo a vedere.

Come si può immaginare non ho avuto molto tempo di fare lavoretti e allora pubblico la foto di Lulu fatta da mia sorella che si era tanto offesa che non l'avevo pubblicata (Lulu si è offesa ovviamente e mia sorella ha fatto Lulu oltre che la foto, uffa che difficile spiegarsi).

Wednesday, August 16, 2006

tregua interrotta

La tregua di cui parlavo tempo fa si è bruscamente interrotta una sera d'estate, esattamente il 13, quando il maritino è scivolato sul brecciolino e si è distrutto il piedino. Lui dice come Totti ma Totti mica si è infortunato al cancello di casa camminando a due all'ora vicino ai cassonetti? E poi parliamoci chiaramente anche lo stipendio non è lo stesso. Ed infine io non sono esattamente come Hillary...

Comunque sia se questo paragone lo consola lo lascio dire, in fondo lo aspetta una bella operazione e un paio di mesi di immobilità, ed io a fare l'infermiera, cuoca ed accuditrice di cane. Vacanze intelligenti?

Avevo scritto che qualcuno si era distratto e quindi mi godevo il periodo di tregua, anzi quasi di noia visto che non c'erano guai all'orizzonte.
Che il rosso porta fortuna ect. ect.


Bene cara jella, vediamo se accontentiamo i tuoi famelici appetiti con un bel dolcetto amigurumi.













E se non funziona beccati questo teschioniglio così ti spaventi e te ne vai!

Thursday, August 10, 2006

Diciotto!


E questo non è il diciottesimo polpo, sebbene stiamo già pensando di farne tanti piccoli con il cotone per fare una tendina per la casa al mare che non ho, ma da qualche parte bisogna pur iniziare.
Diciotto sono gli anni che oggi compie la mia nipotina!!!

ATTENZIONE nipote nel senso che io sono la ZIA!
E' intelligente, bella, simpatica, sorridente, generosa, positiva, insomma il solito DNA!

Wednesday, August 09, 2006

10!


Dieci!

irrestistibile

Non ho potuto resistere: vista la creazione di Otto fatta da mia sorella, il bellissimo polpo rosso, in quattro e quattro ecco realizzato Nove il polpo rosa. Trattandosi di numeri è sempre meglio del sudoku: perdi ore ed ore a riempire caselle di numeri, si occuperai la mente ma poi che ci fai? Niente e allora meglio un bell'amigurumi all'uncinetto, diventa portachiavi, qualcuno se lo piglia

Monday, August 07, 2006

Sorella d'arte

Ho già raccontato della nonna pittrice,. Ora per la serie "Artisti si nasce ovvero questione di dna" vi mostro alcune realizzazioni di Sister Act. Anche lei fortunatamente ha un lavoro a tempo pieno, anzi pienissimo. Questo evita una super produzione di ciaffi che vengono però creati, dipinti, uncinettati, a ritmi intensi durante le ferie. Ogni tanto arriva la tentazione di mollare lo stressantissimo lavoro per dedicarsi a tempo pieno all'arte, ma per fortuna è solo questione di millesimi di secondo. Lei, che di talento ne ha davvero, avrebbe voluto fare il liceo artistico, ma all'epoca qualcuno più in alto consigliò (impose?) una scuola professionale. Saggio consiglio? Ai commenti l'ardua sentenza!