Saturday, May 27, 2006

capoccette


Serie di favolose capoccette in miniatura.
Non sono molto somiglianti ai modelli ma farle è bellissimo, certo se lo fosse anche il risultato...






Adesso una settimana di relax ad Ischia regno, tra l'altro, della ceramica vado a prendere un po' di ispirazione!

Friday, May 26, 2006

dedicato


a chi pur avendo ricevuto l'invito, e quindi è entrato nella rosa dei pochi eletti, non ha mai visitato il mio blog o non lo capisce o mi prende in giro, dedico questa poesia di Emily Dickinson (che tanto visto che non visita il sito non la leggerà e quindi non lo saprà mai però io lo so che non era argento vero) , oddio il dubbio di essere un po' egocentrica mi assale ma come io l'altruismo fatto persona...

Cadde tanto in basso - nella mia considerazione
che lo udii battere in terra -
e andare a pezzi sulle pietre
in fondo alla mia mente -

ma rimproverai la sorte che lo abbatté - meno
di quanto denunciai me stessa,
per aver tenuto oggetti placcati
sulla mensola degli argenti



Thursday, May 18, 2006

ceramica o meglio pasticci con l'argilla

Piastrella etrusca work in progress




Esattamente un anno fa avevo un altro hobby, la ceramica.
Anzi la creta. Lavorare la creta è forse anche meglio dell'uncinetto. La materia è morbida, si fa manipolare, e se ti prende il momento creativo giusto vengono anche cose carine.
A casa nostra tanti tanti tanti anni fa tutti lavoravano la creta.
Papà fece la capoccetta (vedi post dei primi tempi del blog) e una testa di Cristo bellissima.
Mamma un candelabro verde ed un rosario con i chicchi enormi.
E noi niente, o meglio niente di decente, però quanto abbiamo pasticciato!
Siamo tornate l'anno scorso con sister-act dal famoso Paolelli a via Crescenzio, quello che vende la creta e ha pure il forno. Ovviamente si era trasferito da almeno dieci anni.
Comunque l'abbiamo rintracciato e comprato creta e cotto impicci tra cui le favolose ghirlande imitazion/toscane e le mie splendide capoccette in miniatura.
Fare le capoccette è stato un momento di immensa soddisfazione, proprio rilassante e divertente.
Il difetto della creta è che bisogna cuocerla al forno professionale e costa parecchio, oltre al traffico di andare a portare e riprendere, e che fondamentalmente le cose che escono sono inutili
insomma si producono i temibili CIAFFI.
Mi sa che la riprendo voglio fare la bellissima civettona vista ad Ischia.

Saturday, May 13, 2006

esperienza

Ormai ho capito.

Quando ti lamenti, quando tutto va storto, quando sbuffi, quando pensi di non farcela, arriva lei.

Lei, la vita, e rimette le cose a posto.

Ti manda un segnale, qualcosa di storto ma di storto pesante, e ti ricorda che in fondo le cose serie sono altre, che ti lamenti a fare.

Oggi un bel segnale, beccati questo: un ragazzo fa una fesseria, se l'è cercata con tutte le sue forze e ti tocca a fare la cattiva.
In fondo in fondo lo capisci, un po' lo invidi, ha un tatuaggio che sbuca dalla maglietta, è diverso, una scritta in corsivo, e invece di prendere la sua lettera di dimissioni vorresti dirgli: ti tiri su la manica, che fico che vuol dire?
E invece devi spiegargli che si deve inquadrare se vuole continuare a lavorare.
Che i suoi capi anche se non capiscono niente e non sanno come prenderlo sono sempre i suoi capi e chi ci rimette è lui. E che se si è scelto un lavoro dove bisogna stare inquadrati e sorridere le sue fesserie se le doveva risparmiare.

E tu passi un week end di schifo perchè dentro di te sai che non è giusto, e averlo davanti che parla col groppo in gola non è il massimo.

Grazie, vita, del segnale. Altre volte è andata peggio, molto peggio

Thursday, May 11, 2006

Tuesday, May 09, 2006

Racconti & concorsi

Adoro i concorsi, partecipo a tutti, da quello della camomilla che si deve telefonare e non si vince mai a quello del dado, a quello dello shampo mela verde.
Ogni tanto vinco qualcosa di minimo valore perlopiù gadget. La prima vincita fu una bambola, arrivò con una grande scatola e dentro una bambolaccia di plastica, però che emozione! Bisognava dare un nome al personaggio che pubblicizzava un cerotto, è successo almeno trent'anni fa... Poi ho vinto magliette e un game boy e altri impicci.

Adesso è tanto che non spedisco più niente ma un paio di anni fa il corriere della sera, o forse era repubblica, pubblicava una pubblicità dei letti flou davano delle frasi da mettere insieme scegliendone due e costruirci intorno una storia.
Ebbene si la grande romanziera si è scatenata ed ha scritto il suo primo racconto e ha vinto non solo due pigiama di lino che stanno ancora imbustati nell'armadio ma soprattutto la pubblicazione i
n un libricino rosso insieme ad una altra decina di racconti. Quando hanno telefonato già pensavo all'invito al maurizio costanzo show ma volevano solo la conferma dell'indirizzo. Comunque sia sono stata pubblicata!

Ed ecco a voi in esclusiva su internet il racconto vincente:



Appena lei non c’è, Manlio si mette a caccia delle tracce che lei lascia. E’ iniziato come un gioco, ma ormai è diventato un’ossessione. Rossella è strana, esce non saluta, non dice se tornerà, però lascia dei segnali, un bigliettino nella zuccheriera – forse ti amo… - un foulard sul divano – è il suo preferito non se ne separa mai, di certo tornerà a prenderlo.

Manlio diventa pazzo, si sfinisce a cercare in ogni angolo della casa, poi quando è stanco, quasi rassegnato al fatto che lei non tornerà, ecco che appare quel piccolo avvertimento, stavolta è la polaroid di loro due insieme a una festa, lasciata quasi per caso dentro l’agenda di lui. E finalmente Manlio può vestirsi, andare a lavorare, insomma riprendere a respirare, a vivere senza l’angoscia di non vederla più.

Rossella ha avuto un mare di storie, alcune corte, alcune belle , altre stupide, altre difficili da dimenticare. Non può legarsi solo perché lui ha una bella casa, bei mobili, un letto morbido che sembra dire: potrebbe non esserci null’altro che questo letto per essere felici. No, c’è tutto il resto e lei non si accontenta – ormai non si accontenta più.

Però oggi è stato diverso, la traccia era talmente forte, la voce di qualcuno che sta telefonando: ciao, sono Rossella, sì rimango qui, non aspettatemi…

Sunday, May 07, 2006

shopping addicted?



Mi ero ripromessa di non comprare nulla per un mese intero.
La casa scoppia, non c'entra più nulla, quando dovremo fare i lavori sarà necessario un trasloco, dovrei buttare il 50% delle cose che ci sono, la maggior parte inutili.
La promessa è durata un giorno.
E' bastato un outlet di borse per far crollare ogni convinzione.

Adesso un'altra prova di forza di volontà: la coperta di avanzi che vedete in progress a quattro mani tra un po' non avrà più materia prima.
Però se comprassi altra lana non sarebbe più una coperta di avanzi: quindi volontà d' acciaio, di marmo, non mi fermerò alla bancarella di lana finchè non avrò finito anche l'ultimo gomitoletto. non dovrebbe essere difficile da mantenere perchè arrivo sempre tardi e non faccio in tempo a fermarmi, ma certo quel gomitolo di cotone giallo acceso che occhieggia da lontano...

Oggi ho fatto un viaggio in treno, certo è un mondo diverso, la fauna che frequenta i treni è molto, molto particolare. Un universo di gente che quando non viaggia chissà dove sta.
Un bel posto in prima classe, arrivo ed il mio è occupato. Due giapponesi anziani stanno per alzarsi, quando vedo che di fronte avrei avuto un vecchietto che si mangiava la pera tagliandola col coltello ho avuto una pronta reazione: volete stare insieme? don't worry, per me va bene l'altro posto... che salvata! Certo lo spettacolo della signora giappo con la mascherina antisars non è il top.
Che dire dei tre australiani che per un viaggio di un'ora e mezza hanno tirato fuori un armamentario di tecnologie varie, perchè si fanno un viaggio di 24 ore per venire in Italia e invece di guardare fuori dal finestrino le colline toscane e il paesaggio che cambia fino a diventare Roma, si vedono un dvd dei Simpson?
Via fuggire dalla stazione, torniamo alla normalità. Rassicurante.