Adoro i concorsi, partecipo a tutti, da quello della camomilla che si deve telefonare e non si vince mai a quello del dado, a quello dello shampo mela verde.
Ogni tanto vinco qualcosa di minimo valore perlopiù gadget. La prima vincita fu una bambola, arrivò con una grande scatola e dentro una bambolaccia di plastica, però che emozione! Bisognava dare un nome al personaggio che pubblicizzava un cerotto, è successo almeno trent'anni fa... Poi ho vinto magliette e un game boy e altri impicci.
Adesso è tanto che non spedisco più niente ma un paio di anni fa il corriere della sera, o forse era repubblica, pubblicava una pubblicità dei letti flou davano delle frasi da mettere insieme scegliendone due e costruirci intorno una storia.
Ebbene si la grande romanziera si è scatenata ed ha scritto il suo primo racconto e ha vinto non solo due pigiama di lino che stanno ancora imbustati nell'armadio ma soprattutto la pubblicazione in un libricino rosso insieme ad una altra decina di racconti. Quando hanno telefonato già pensavo all'invito al maurizio costanzo show ma volevano solo la conferma dell'indirizzo. Comunque sia sono stata pubblicata!
Ed ecco a voi in esclusiva su internet il racconto vincente:
Appena lei non c’è, Manlio si mette a caccia delle tracce che lei lascia. E’ iniziato come un gioco, ma ormai è diventato un’ossessione. Rossella è strana, esce non saluta, non dice se tornerà, però lascia dei segnali, un bigliettino nella zuccheriera – forse ti amo… - un foulard sul divano – è il suo preferito non se ne separa mai, di certo tornerà a prenderlo.
Manlio diventa pazzo, si sfinisce a cercare in ogni angolo della casa, poi quando è stanco, quasi rassegnato al fatto che lei non tornerà, ecco che appare quel piccolo avvertimento, stavolta è la polaroid di loro due insieme a una festa, lasciata quasi per caso dentro l’agenda di lui. E finalmente Manlio può vestirsi, andare a lavorare, insomma riprendere a respirare, a vivere senza l’angoscia di non vederla più.
Rossella ha avuto un mare di storie, alcune corte, alcune belle , altre stupide, altre difficili da dimenticare. Non può legarsi solo perché lui ha una bella casa, bei mobili, un letto morbido che sembra dire: potrebbe non esserci null’altro che questo letto per essere felici. No, c’è tutto il resto e lei non si accontenta – ormai non si accontenta più.
Però oggi è stato diverso, la traccia era talmente forte, la voce di qualcuno che sta telefonando: ciao, sono Rossella, sì rimango qui, non aspettatemi…
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