Sunday, November 26, 2006

Decisioni

Per prendere una decisione ottimale si devono analizzare tutti gli elementi conosciuti e fare previsioni sulle conseguenze della decisione presa. Gli altri ti possono aiutare dandoti dei consigli, aprendoti altri scenari, ma talvolta riescono solo a crearti ancora un po' più di confusione.
Purtroppo è proprio vero: alla fine la decisione è tua e nel momento della decisione si è sempre soli.
Sono abituata a prendere decisioni importanti per questo... ho fatto la seconda muffola anzichè
disfare la prima.
Non potevo lasciare questo meraviglioso collo senza le muffole abbinate e poi la lana melange avanzata era troppo poca per qualsiasi altra cosa. E' stata dura decidere ma alla fine ce l'ho fatta. Tapino chi riceverà le muffole in regalo.

Saturday, November 25, 2006

dubbi amletici


La disfo o faccio la seconda?

Wednesday, November 22, 2006

botta di vita


Era un brutto periodo per le ragazze Hr.

Nervose, stanche, la stagione era iniziata faticosamente. Un grande cambiamento al vertice, il bel gm straniero e carismatico le aveva mollate, una grande sfida da affrontare senza un leader si presentava come l'ultima tappa in salita al giro di Italia.

E quindi se la prendevano l'una con l'altra: irritabili, scontente, ogni occasione era buona per un permale, per una lacrima, per una lamentela, e il loro capo diretto non sapeva come ricreare il clima di un tempo, la confidenza, il piacere di lavorare insieme. Allora le venne una idea brillante: una serata a teatro - prima due chiacchiere, speriamo sia divertente, regalano anche un libro vediamo se è vero che con le risorse umane ci si può divertire e insieme riflettere con nuovi spunti, nuovi temi - magari sarebbero ripartite alla grande per il rush finale.

Beh, Fantozzi al confronto avrebbe sfigurato.

Le si presentarono le due, una appena stata dal dentista per una cura canalare si poteva immaginare la voglia che aveva di infilarsi sotto le pezze invece che stare lì, l'altra con la pressione alta e pasticchetta e impicci con le figlie, solita storia figli piccoli problemi piccoli, figli grandi ect.

Però lei non si perse d'animo e si fece la mezz'ora di fila in mezzo alla bolgia per prendere il biglietto, lei che non faceva la fila nemmeno per comprare il pane, ma resistette, in fondo se c'era tanta gente voleva dire che il guru meritava, lo spettacolo sarebbe stato carino, la serata riuscita.

Iniziò lo spettacolo...come sempre l'inizio fu un po' stentato ma forse si sarebbe ripreso, oddio ma è milanese, no genovese senza carattere perdippiù.

Strappate le prime risate con la solita battuta sui romani e milanesi, un video che non partiva, un neonato piangeva (sì una sfigata si era portata il neonato a teatro e lo allattava pure), lui attaccò la solfa sul figlio di sei anni e quante soddisfazioni bla bla bla che per fortuna esiste la carta di Treviso sennò se lo sarebbe portato sul palco; il massimo dell'interattività: A chi non è mai capitato che... alzi la mano...

Un attimo di silenzio, trambusto un tizio si sente male, "c'è un medico in sala", si alza pallido, vomitando, e il cretino sul palco non riusce a gestire il fuori programma. Lo portano via che è un cencio ma soprattutto figura di merda con i colleghi, carriera sfranta.

Le tre si trascinarono a stento fino alla fine del primo tempo, l'occasione per tagliare la corda durante l'intervallo è unica. Non se la lasciarono scappare.

Fuori diluviava, una stava vicino casa per fortuna, 'notte a domani, l'altra si beccò l'acqua ed era stata pure dal parrucchiere.


Vabbè almeno ci aveva provato, never give up, la prossima sarebbe andata meglio.


Saturday, November 18, 2006

bottino

I gioielli della corona?

Topkapi?

Il diamante Krupp o il diamante Taylor-Burton?

La collezione Cartier 1930?
L'intera gamma di colori di Nudo di Pomellato?

Macchè questo è quello che si chiama un bel bottino:

2 mega gomitoli blu punzecchiato e carta da zucchero da 500 gr. cad.

per fare due poncho

gomitoli vari colori lana Vanessa non guastano mai

100 gr. melange dall'arancio al fucsia passando dal lilla per un collo

100 gr. melange viola blu marrone e chissà che altro per ...?

300 gr. di nuance viola per coprispalle

che se non dovessi finire quella cavolo di presentazione starei già a sferruzzare, vabbè per fortuna domani è domenica

Thursday, November 16, 2006

finito!

Per gli scettici, io per prima, ecco il collo ai ferri bell'è finito. E l'ho finito pure prima di stare a casa con l'influenza. Anzi l'ho fatto anche un po' troppo largo, potevo risparmiarmi almeno una ventina di ferri.






Adesso ho scoperto un punto all'uncinetto niente male e ho fatto una sciarpa, il colore è il solito senape ma niente paura ho finito i due gomitoli rimasti. Forse ci metto due ponpon ( o si dice pompom?).

Monday, November 13, 2006

ciao

Ogni tanto un flash... adesso ti telefono... ah no non posso

Tuesday, November 07, 2006

food


ravioli ricotta e spinaci- mamma
ricotta zuccherò e polvere di caffè- papà
pane acqua e zucchero - nonna
patate al potacchio - l'altra nonna
nutella bicolore - io
pasta pomodoro mozzarella basilico cd. fresca - marito
fichi (fe li fiete mangiati tutti foi) sorella
pasta noci zucchero e cannella - zio S. a Natale
tramezzino - 22 anni di lavoro
pescetti di liquerizia - big boss
pasta col sugo degli involtini - zia A.
senape - altra sorella (poi te la spiego)

quando il legame tra te ed il cibo è così forte ancora ti domandi perchè non sei mai riuscita a fare una dieta?

Friday, November 03, 2006

conflitto generazionale

Venti anni di esperienza lavorativa, e di vita, in più non contano nulla?

I problemi si risolvono con l'intelligenza, non con l'esperienza?

Risolvere i problemi con l'esperienza significa ricalcare vecchi modelli, vecchie soluzioni e quindi si rischia di ripetere gli stessi errori?
Un giovane può dare ad una azienda lo stesso contributo di un lavoratore "maturo", anzi di più per questo deve essere pagato la stessa cifra?

Food for thoughts

Tanto per cominciare l'intelligenza non la perdi per strada durante gli anni, anzi la trasformi. Da semplice logica la arricchisci con tutti gli altri tipi di intelligenza, ammesso che non tu non li abbia già tutti per questioni di dna.
Intelligenza creativa per esempio come dimostra il mio favoloso book dei lavori da fare

Wednesday, November 01, 2006

diritti del bricoleur


Sono molto molto soddisfatta di me stessa. Incurante di buste, bustine e cestini pieni di lavoretti non finiti (un gilet bianco fatto di mille fiorellini d'irlanda, una copertina old america, una maglioncino nero ai ferri, una borsetta di paglia decorata, etc. etc.) ieri sera ho iniziato ai ferri un collo di maglia rosa.
Sono soddisfatta perchè pienamente consapevole del fatto che non lo finirò mai e questo non mi crea nessuna frustrazione nè, udite udite, sensi di colpa.
Stamattina ho avuto una illuminazione.
Tanti anni fa mi sentivo in colpa, come se avessi compiuto un orrendo crimine, se non finivo di leggere un libro.
Poi è arrivato Daniel Pennac con i suoi diritti del lettore.
Il terzo diritto recita: Il diritto di non finire un libro.
E che dire della sublime poesia del secondo: Il diritto di saltare le pagine.
Finalmente liberata, adesso sono piena di libri non finiti, che leggerezza!

Ho deciso quindi di applicare questi teoremi anche ai lavoretti:

I DIRITTI DI BRICOLO-CHIC
I il diritto di cominciarne mille e di finirne forse uno
II il diritto di continuare a comprare impicci per farne altri
III il diritto di regalarli ad inconsapevoli ignare vittime
IV il diritto di fare schifezze
V il diritto (sommo diritto) di avere una camera dove lasciare tutto in disordine
VI il diritto di comprare riviste specializzate da leggere e rileggere
VII il diritto di ritagliarle e farsi un book dei lavoretti che si vogliono fare
VIII il diritto di disfare mille volte un lavoro che non ti piace come viene (che gusto riaggomitolare)
IX il diritto di perdere tempo a fare cose inutili
X per il decimo diritto, nel mio solito spirito democratico ed altruista apro un dibattito: aspetto i vostri diritti


ps il libro liberatorio di Pennac è "Come un romanzo" che consiglio a tutti i portatori insani di sensi di colpa e che naturalmente non ho finito