Wednesday, June 28, 2006

amigurumi e emea president

Si possono spendere serate a fare un coniglio all'uncinetto?

Certo un dubbio esistenziale di immane portata.

Dopo una giornata in cui ho stracciato uno stuolo di adulatori che alla prima domanda un po' difficile di una mega capo mondo che tutti lì a fare salamelecchi cercano di mettermi in mezzo e fanno ah ecco adesso chiediamo a lei e io arrivo e con nonchalance butto lì la rispostina tecnica precisa e all'esterefatto interlocutore butto lì anche la spiegazione (minchia fortuna direbbe amico mazarese) che se non la sapevo bella figura di m... e sempre tutti amici quelli che ti chiamano a tradimento, insomma una di quelle situazioni in cui ti fai la fama e poi vivi di rendita carriera assicurata per altri vent'anni (e se mi va vi racconto l'altra botta di fortuna che mi ha fatto vivere di rendita per venticinque anni e che stava per scadere e meno male che è arrivata quella di oggi).





E allora torniamo alla domanda: si possono passare serate a fare un coniglietto amigurumi?


Si si può!

Perchè non solo so rispondere a chi a bruciapelo ti chiede in inglese il tasso di disoccupazione Italia ultimo semestre 2005 ma so fare pure gli amigurumi all'uncinetto.

Scusate se è poco











ps scusate nell'euforia dell'autostima a palla ho dimenticato di presentarvi Piricchio il Coniglio

Thursday, June 22, 2006

tricheco

Ecco il mio primo, e 'ultimo?, amigurumi creato: è Pedro il Tricheco.

Veramente doveva essere una foca ma non avevo la lana grigia...

Ne ho visti di carinissimi, pappagallini, coniglietti, cagnolini in miniatura in borsetta minuscola.

Credo che i giapponesi, soprattutto le teen agers giapponesi, siano un po' strani. Eppure c'è chi li adora anche in Italia e ci sono blog che raccontano tutto del mondo oh cute !!! o meglio Kawaii!!!
tutte ragazzine vestite come Hello Kitty tutte mollettine fiocchetti e mossettine, per capirsi l'esatto opposto delle dark o di quelle che le hanno sostituite negli anni. Peccato che ogni tanto saltano sui grattacieli si danno la mano e si buttano di sotto.

Però i pasticcini all'uncinetto sono ... deliziosi, almeno non ingrassano...

Monday, June 19, 2006

AMIGURUMI

Adoro Internet.

Ti fa fare casualmente delle scoperte eccezionali, tipo la storia di quello scienziato con le muffe che scopre la penicellina. Io, in un momento di noia, ho scoperto gli amigurumi e sono già addicted.

A questo punto dovrei dire cosa sono e almeno mostrarvi una foto.

Invece no non fate i pigri aprite google o altavista o virgilio quello che vi pare, digitate amigurumi se volete scegliete immagini e li scoprirete da soli.

Vado a farne uno, sembrano facili. Se ci riesco pubblico la foto, se non ci riesco mi vengono i nervi.

Sunday, June 18, 2006

calcio


Quando ho dovuto iniziare ad interessarmi al calcio erano gli anni sessanta.
In prima elementare la prima domanda che gli altri ragazzini ti facevano era "Sei stata all'asilo?". Si perchè allora i bambini erano fortunati, stavano con la mamma fino ai sei anni, mica come oggi che ci vengono sbatacchiati già a tre mesi. Allora chi era stato all'asilo era una eccezione, per questo la domanda era così importante.
La seconda domanda era "di che squadra sei della Roma o della Lazio?". Alla quarta o quinta volta capii che dovevo prendere una decisione, non volevo passare per un'agnostica tutta la vita. Non fu facile, mamma era della Lazio, papà della Roma, e quindi non so perchè scelsi la Roma; la mia fu una scelta razionale, non certo di sentimenti, solo per poter dare una risposta chiara alla famosa domanda.
Erano i tempi in cui in tv sentivo le cronache e mi rimanevano impressi i nomi. Pizzaballa e Martiladonna non potevano non colpire la fantasia di una bambina!
Un altro momento saliente del mio rapporto con il calcio fu quando sentii per la prima volta l'espressione fuori gioco. Probabilmente quello che è rimasto nella mia memoria non è tanto nè il momento nè la vera curiosità, ma che quando chiesi a mio padre cosa significasse lui ci riflettè un po', poi disse: non è facile da spiegare. Invece lo spiegò talmente bene che io capii.

Da grande ho capito che se volevo entrare in una conversazione di uomini, ed essere presa in una minima considerazione, dovevo dire qualcosa di calcio. Per questo iniziai a leggere i titoli dei giornali, a ripetere la frase di un giornalista, insomma un piccolo episodio che potesse far credere all'auditorio che io fossi competente solo buttando lì un nome o un risultato.
Devo dire che ancora oggi funziona, basta dare il via all'argomento, senza necessariamente sciropparsi una partita intera o leggere la vita dei giocatori, ed io che sono una tuttologa lancio la palla gli altri la raccolgono, la conversazione la fanno loro ma pensano che io partecipi e che io sappia.

Funziona sì, funziona, e lo applico un po' in tutto, in fondo alle persona non importa quello che dicono gli altri durante una conversazione, aspettano solo il loro turno per parlare e, mentri gli altri parlano, pensano a cosa dire.

Che c'entra il mare con il calcio? Niente, solo che vorrei essere in vacanza.

Sunday, June 11, 2006

strane giornate...

in cui tutto gira bene! Arriva una telefonata e una vecchia questione si risolve insperatamente bene, ti arriva la macchina nuova, rivedi un vecchio amico e fai una follia (che avete capito? fa il rappresentante e ti compri una cosa bellissima). Sarò merito del corno rosso che l'astuto commerciante di Ischia regala e ti racconta le storie in cui ha portato fortuna.

Comunque la vacanza è andata benissimo, a parte il massaggio antistress alle 7.40 di mattina ed il brutto tempo. Purtroppo ho perso la vena creativa quindi non posso pubblicare miei lavori ma quelli che vorrei poter rifare: la famosa civetta ischitana e la meravigliosa scultura che orna l'angolo di un palazzo del corso di Ischia