Possibile che nessuno tragga da questa giornata un momento di riflessione seria sulle donne, nè che colga l'occasione per una dedica alle donne vere?
A Grazia, testa matta, che la vita non l'ha aiutata e lei non ha aiutato la vita. Per fortuna ha una figlia e tra alti e bassi finora ce l'ha fatta ad andare avanti, e prima o poi questa casa popolare gliela daranno?
A Mina due figlie e un marito casa perfetta lavora come una matta fa la spesa al mercato prima di andare in ufficio e corre da almeno trent'anni. E chissà quando capirà che è ora di fermarsi e pensare un po' a se stessa che il mondo va avanti comunque anche se lei non si fà in diciottomila pezzi per tutti?
A Chiara, che non le mancherebbe nulla è bella intelligente colta e di buona famiglia, e allora perchè lascia che una delusione d'amore la indurisca, la renda scettica verso la vita e sarcastica verso gli altri?
Ad Ale che è dovuta fuggire lontano per scacciare i mal di testa, chissà quando potrà tornare, tanto i conti con la sua storia prima o poi li dovrà fare?
A Maria che non si è sposata e non ha avuto figli, che vive di ricordi, e si tormenta di quel che sarà delle sue lettere e delle sue cose quando non ci sarà più, indecisa se distruggerle sapendo che facendo questo si toglierebbe anche quel po' di gioia che oggi ha nel rivederli ogni tanto?
A Gina che dovrà scovare tra le leggi quella che le permetterà di licenziare un'altra donna visto che è stato inutile cercare di aiutarla a non farsi picchiare più, a non bere più, a non drogarsi più. E se queste sono le decisioni da prendere a che è valso superare il famoso soffitto di cristallo?
Queste sono le donne che conosco ed una sono io.
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