Sono troppi anni che faccio quella precisa.
Mai una bugia , sempre chiara e trasparente.
Diretta, spesso troppo.
Oggi, nel giorno del mio genetliaco, ho deciso di cambiar vita.
Da ora in poi un bel po' di bugie.
Del resto di esempi altolocati ne abbiamo davanti tutti i giorni.Comincio calandomi un po' di anni, diciamo che da oggi ne dichiaro 47.
Anzi no 46, mi piace la cifra pari.
Del resto se proprio devo spararne, tanto vale farlo di grosse.
E se poi - come mi suggerisce la mia bella amica LaPortiUnBacioneAFirenze - Vanity Fair sostiene che i quaranta anni di oggi sono i nuovi trenta, calcolatrice alla mano, occhio e croce ne ho trentasei.
Se po' ffà.
Mi raccomando ragazze, non raccontate in giro la storia della Gallina Tric e Trac e di Roby e 14, sennò mi smontate la storia.
Certo che però un po' mi dispiacerà far finta di non aver mangiato a merenda gli Urra Saiwa leggendo Valentina Mela Verde;
di non aver visto al cinema in prima visione Chitty Chitty Bang Bang, Tutti insieme appassionatamente, piangendo come una fontana con Incompreso;
di non aver adorato il profumo Brut33 e di non conoscere a memoria Jesus Christ Superstar;
di non essermi lavata i capelli con Campus alla mela verde, ma soprattutto negare di aver giocato con la mia amata Sheila Furga. Ma per la gloria qualche sacrificio bisogna pur farlo.
E se qualcuno mi scopre nell'eclatante menzogna?
Negare, ragazze ricordatelo, negare sempre, anche di fronte all'evidenza.