Al congresso di Sorrento c'erano circa duecentocinquanta tra capi del personale - direttori risorse umane se vi suona meglio - e professoroni universitari che discettavano sulla diversità.
La diversità è di moda da quando si è capito che maschi bianchi venticinquenni, laureati con massimo dei voti, che accettano stage, ne girano veramente pochi.
E allora siccome per lavorare bisogna pescare tra noi negletti, extracomunitari, persone con disabilità, e donne, c'è chi si è inventato la gran fuffa della diversità.
C'è l'economista indiano che spiega che da loro la crescita del pil è del 25%, non hanno il problema delle pari opportunità per le donne, per il semplice fatto che o non le fanno nascere o le eliminano da piccole; mette tra i motivi di freno allo sviluppo la democrazia perchè fa perdere molto tempo (sic!). Che il 20% della loro popolazione parla inglese, e lì il 20% fa 200 milioni di persone.
C'è il fesso che chissà da dove c'è venuto per uscirsene con "basta con questa storia delle donne che sono discriminate sul posto di lavoro, non è vero!" e la prof della Bocconi un altro po' se lo sbrana con "quando daranno alle donne dei posti in un consiglio di amministrazione allora forse avrà ragione".
E c'è il manager illuminato che dice quanto la sua azienda è brava ad aver implementato meravigliosi programmi sulla diversità, tra cui dare alle donne in azienda il servizio di lavanderia per poter portare gli abiti del marito. Ma perchè i mariti i vestiti in lavanderia non se li possono portare da soli?
Beccatevi 'sto sondaggio nostalgic-femminista-post congressuale.
Please votate a sinistra, grazie
1 hour ago
1 comment:
scusa, ma quel "votate a sinistra" arriva troppo tardi !!!
Scherzo.
Sta storia delle pari opportunita' e' veramente una balla spaziale, tanto chi li controlla?
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