Friday, May 16, 2008

incespicamenti

La scorsa settimana il Papa è inciampato ed è caduto sull'altare, per fortuna nulla di grave, un bel sorriso e via.
Ma è finito sulle prima pagine dei giornali e in tutti i tg. Solo perchè si trattava del Papa?

No, ma perchè di fatto ha reso reali le paure di tutti noi: chi non ha paura di cadere facendo una figuraccia davanti a tutti mentre scende una scala, mentre sale su un palco, mentre passeggia con il telecomando in mano in sala riunioni facendo una presentazione powerpoint, o mentre si reca alla lavagna per una interrogazione?

Io che vivo nel terrore della figuraccia, ormai sono una specialista in scivolate, storte e capitomboli. Vi offro una breve panoramica delle più significative:

- anni 14, scarpe di Bata rosse di gran moda con la zeppa di para che si impunta... due ... tre passi incespicando ... e poi un bel volo con le borse della spesa in mano;

- anni 18, il portiere, che non puliva mai, proprio quella mattina lava le scale di marmo, io scivolo sul primo gradino, mi faccio la tutta rampa a faccia avanti, ho paura e strillo "aiuto aiuto" ma sottovoce piano piano perchè che vergogna! se qualcuno mi sente;

- anni 20 col pezzo di pizza in mano, fresca fidanzatina di Mission Impossible, lui che continua a camminare e parlare, si gira non mi vede più, io ero lunga spalmata sul marciapiede;

- anni 30 in carriera, pacco di fascicoli in mano, il gran capo che mi segue per chiudere l'ufficio, scivolone sul bastardo parquet lucido, gran culata ma i pacchi di pratiche non li ho mollati, questo sì che è attaccamento all'azienda;

- anni 38, Londra, vacanza, tenuta casual, passo ginnico da turista globetrotter inciampo su un pezzo di fil di ferro e vado lunga con in mano la cartina della città e non mi rialzo per un po' dicendo ... ahi ahi dolore...dolore;

- giorni nostri: donna manager taillerino gran storta e vado lunga nel corridoio verso la mensa nell'ora di maggior affollamento, le scarpe volano evidenziando all'interno le solette verdi alla clorofilla, il tutto davanti all'unico dipendente carino su duecento...

Ma tutto sommato non mi è andata poi male: molto peggio alla mia amica ad Atene che mentre ci accingiamo a fare la classica foto insieme agli Euzoni con tutti i turisti che aspettano il loro turno, inciampa nello scalino e finisce lunga ai piedi del povero Euzone che cerca di non ridere.

L'importante è rialzarsi, sempre, un sorriso, fare finta di nulla, e ripartire.
Proprio come il Papa.

3 comments:

Artisticando said...

Bella parabola ... e vale per tutti i tipi di incespicamenti !!!

Juana said...

ciao bricolo, la coperta di jeans la trovi sul tag "artigianato". Complimenti per il tuo blog! E' molto fresco e divertente (posso usare le tue cadute per il mio corso di clown?)

bricolo-chic said...

cara juanita, grazie per i complimenti! certo che puoi usare i miei capitomboli e se serve altro materiale per il corso di clown sono a disposizione. Gente allegra Dio l'aiuta, diceva mamma!