L'articolo della Di Gregorio che ho "ritagliato" nel post del sondaggio mi fa tornare in mente che tanti anni fa, quando ho iniziato a lavorare, ed internet non esisteva - per inciso neanche il fax e tantomeno il pc - avevamo un abbonamento con l'Eco della Stampa.
Era una agenzia che inviava i ritagli stampa degli articoli che citavano l'azienda che aveva sottoscritto l'abbonamento.
Io ne ero affascinata: mi immaginavo un enorme stanzone dove decine di persone leggevano giornali e riviste cercando i nomi. E mi chiedevo: ma come fanno a ricordarsi i nomi di tutti quelli che hanno pagato?
Il dubbio mi è rimasto, ma soprattutto la fissa per i ritagli: leggo gli articoli, li ritaglio, li conservo; ma soprattutto li faccio circolare, li fotocopio, ne faccio raccolte, li dedico e chiedo i commenti. Insomma faccio la mia personale rassegna stampa, un po' tatsebao di cinese memoria, con il quale tento di influenzare, con parole molto meglio messe in fila di come non sappia fare io, chi mi sta intorno.
Sono convinta che il 99% di quelli che passo vengano cestinati, ma tant'è, le manie non si possono gestire.
Tapino chi non capisce la poesia del ritaglio.
29 minutes ago
2 comments:
Il fatto e' che la poesia del ritaglio si e' poi trasformata in decoupage !
Io ci lavoro, nel leggietaglia di Eco della Stampa!
E' un lavoro carino, ma fidati, non molto romantico.. tanto meno propriamente affascinante! ;)
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