Thursday, September 24, 2009

donne ad oriente e occidente

Un Lunedì sera Porta a Porta in tv.
Si discute di integrazione degli extracomunitari e il nodo centrale del dibattito è il feroce assassinio di Sanaa per mano del padre che non aveva accettato le sue scelte di libertà.
Triste lo spettacolo che le donne hanno dato in questa occasione. Eppure l'occasione era di vederle in ruolo centrale, in una civile discussione, finalmente senza veline ed escort.
Agghiacciante la madre di Sanaa che, sguardo inespressivo e presumibilmente terrorizzata, giustifica il marito o per lo meno questo è quello che l'interprete lascia credere.
Allucinante la ragazzina con il chador (o forse era un hijab, certo per fortuna non era nè un niqab nè un burka, ci sono tante sfumature per giustificare la schiavitù delle donne), ottimo italiano, e quindi teoricamente integrata, che serenamente dichiara "hanno sbagliato tutti e due, sia Sanaa che il padre ..." e "finchè vivo con mio padre faccio quello che vuole lui, quando mi sposerò farò quello che decide mio marito". Le parole non saranno state esattamente quelle ma il concetto lo è senz'altro: il suo triste destino è passare dalla sudditanza di un uomo, a quella verso un altro. Sempre bardata per poter rafforzare anche nell'estetica e nei movimenti la propria sudditanza.

E poi lo spettacolo imbarazzante delle occidentali: la Carfagna e la Turco, invece di apprezzare ad ogni sospiro la fortuna, conquistata con aspre battaglie dalle donne delle precedenti generazioni, di poter parlare liberamente e senza condizionamenti, si parlano una sull'altra in una bagarre infernale. Il povero conduttore non riesce a gestirle, a ridare un senso al dibattito e chiude il programma con il sottofondo delle due che si urlano contro, senza che si riesca a distinguere nulla delle loro argomentazioni.

Triste, triste spettacolo le donne in Italia. E le altre? ed io? che aspettiamo a reagire?

2 comments:

wonder perlina said...

A parer mio la via dell'integrazione parte da quelle donne velate. Devono educare i propri figli e le proprie figlie ad un concetto di libertà che loro non conosceranno mai e forse tra molte generazioni otterremo un destino migliore per alcune di loro; sempre che il compito di educare la prole sia concesso a quelle madri. Temo che noi ben poco possiamo fare considerando che oggi con le donne ci facciamo persino le sexi lotterie. Che schifo!

Anonymous said...

ciao!!daccordo,certo non e' semplice per una donna la cui non- liberta' e' chiaramente segnalata da uno scuro abito che copre il corpo...trovo comunque che anche noi "occidentali moderne"abbiamo i nostri problemi a partire dalle solite battute...le nostre parole sono chiacchiere da parrucchiere,le nostre iniziative sempre passate in secondo piano rispetto a quelle maschili,l'auto naturalmente siamo pure incapaci ad utilizzarla come fosse uno space shuttle di nuova generazione,e si deve essere bella ma all'occorrenza non troppo,divertente ma all'occorrenza non troppo,brava ma all'occorrenza non troppo...TUTTO PER NON URTARE LA CERTEZZA MASCHILE DI UNA SUPREMAZIA SULLE DONNE...la vita e' dura ovunque nel mondo per una donna ma l'amarezza e la rabbia e' di non trovare SOLIDARIETA' TRA LE DONNE...CONDIVISIONE ,SOSTEGNO... CI FREGHIAMO DA SOLE!!!