Tristezza i nostri blog così vuoti e silenziosi che rimandano alle immagini di morte, distruzione e disperazione
tristezza la collega che, durante il minuto di silenzio, piange e pensa ai suoi amici e parenti che in Abruzzo hanno perso tutto e quasi si sente in colpa per non essere là
tristezza gli occhi della collega volontaria della croce rossa che hanno visto il disastro
tristezza le camere di albergo messe a disposizione e non riempite
Ma per fortuna c'è altro,
La generosità dei blog che lanciano inviti a donare
la determinazione e forza delle donne che non vogliono lasciare le loro case i loro paesi
il coraggio dei volontari che lavorano giorno e notte
la consolazione dei colleghi che chiedono: che si può fare, che cosa state organizzando?
E quindi passato il primo momento di annichilimento arriva la reazione, si prepara l'avviso per la sottoscrizione dei colleghi che vogliono donare qualche ora dello stipendio e che l'azienda raddoppierà.
Tornano in mente le centinaia di mascherine che durante la psicosi dell'aviaria erano state comprate ed accantonate in un magazzino, e si consegnano alla Croce rossa
Si parla con la collega volontaria e si invita chi vuol rendersi utile a portare abiti, pannolini, coperte e omogeneizzati alla sede della Cri locale, visto che le sedi centrali sono già intasate.
Si raccomanda che gli abiti siano puliti o nuovi, c'è sempre chi aspetta l'occasione giusta per svuotare la cantina...
Si riflette su quale sia l'intervento più efficace, agire ora rischiando di vanificare gli sforzi o attendere il momento della ricostruzione quando il clamore e l'emozione cominceranno a scemare?
Anche coordinare la generosità è un mestiere difficile
Questo nostro meraviglioso Paese che ancora non ha imparato a pianificare e prevenire, che ancora non riesce ad uscire dalla logica della corruzione e della incapacità di seguire le regole, che pure vengono emanate ogni anno a centinaia, fortunatamente ancora resiste grande all'immenso cuore della maggioranza dei suoi abitanti e alla incredibile capacità di reagire alle disgrazie.
E quando impareremo anche il senso civico potremo chiamarci una Nazione.
Sarà una Pasqua triste e sottotono, ma pur sempre una Pasqua con il suo immenso significato. Riposiamoci, pensiamo a cosa fare e poi via si riparte con concretezza.
A tutti grandi auguri