Monday, December 01, 2008

Mercatini di Natale

Adesso lo posso confessare: tantissimi anni fa anche io ho partecipato ad un mercatino di Natale.

Anzi a quello che una volta era un meraviglioso mercato dove i genitori si affrettavano la sera dell'Epifania a comprare i giocattoli, ed oggi è una brutta accozzaglia di bancarelle di cineserie e brutti giocattoli. Parlo del mercato di Natale di Piazza Navona, che in quei giorni si trasforma nel posto più freddo di Roma.


Avevo diciassette anni e pochi pochi soldi in tasca, quindi mi industriai a fare famigliole di animaletti in Das: porcospini, civette, maialini ed orsetti.
Il mio pezzo forte erano i bambini nel guscio di noce.

Conoscevo delle persone che avevano una bancarella di giocattoli e mi diedero un piccolo spazio per le mie vendite.

Fu una esperienza molto divertente, freddo ed incendio a parte.

Sì, incendio.

La notte di capodanno da un attico della piazza qualcuno lanciò dei petardi che colpirono le bancarelle e due, tre furono distrutte.
Fortunatamente la nostra si salvò dal fuoco ma gli idranti dei vigili del fuoco spazzarono via i miei pupazzetti invenduti.

Abbastanza triste come storia di Natale?

Io invece la trovo divertente, quindi quando ho visto nel mercatino di Budapest questi bambinelli nel guscio non ho potuto fare a meno di comprarli per provare a rifarli.

Amiche bloggettare che fate i mercatini: attenzione a non avermi mai come vicina di bancarella.

6 comments:

.C annA said...

uuuuuh ma che bellini che sono, che dolci!

Per la tua esperienza, che dire?
Anche se si era in pieno inverno, sicurameeeeente non avete sentito freddo!!! eheheh

Pinta said...

ora che lo so, non farò mai un mercatino con te.....SCHERZOOOOOOOO!!!!!!

Artisticando said...

Vuol dire che il secondo bebe' in fasce bianche e' fatto da te???

alealfoalfo said...

E'VERO!! le ricordo le famigliole di animaletti...mamma mia quanti anni sono passati!!!

Anonymous said...

sono stupendi!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

silvana said...

Che tenerezza quei bimbi! E poi la tua storia mi ha quasi commosso.... un saluto grande, silvana.