Saturday, May 31, 2008

Riciclo



Riciclare può essere un rimedio peggiore di buttare.

Girando per internet alla ricerca di idee per non fare tanti rifiuti mi sono imbattuta in un video che spiegava come riciclare le buste di plastica. Si tagliano, se ne prendono cinque e si mettono una sopra l'altra. Si mette carta da forno sulla tavola da stiro, poi le buste poi altra carta forno. Poi con il ferro da stiro a media temperatura si pressano e, secondo gli autori, ecco pronto un simil tessuto di plastica da cucire a piacere.
Ovviamente non ho resistito alla tentazione e mi sono cimentata, volevo fare delle buste per la raccolta differenziata.

Sconsiglio vivamente l'esperienza:
Primo: ci vuole tanta energia elettrica per stirarle e farle attaccare l'una all'altra, che si consumano quantità industriali di anidride carbonica o petrolio o non so cos'altro.
Secondo: si sviluppa una puzza lieve lieve, probabilmente la famigerata diossina, che viene inalata effetto aerosol della morte.
Terzo: si ricavano strane strisce di plastica veramente inutili, almeno le buste si potevano riutilizzare.

Decisione del giorno: non prendere le buste dai negozianti e portarsi le buste di stoffa per lo shopping.

Stop al riciclo e torno all'uncinetto

Tuesday, May 27, 2008

Eco crochet


Da qualche giorno sto in fissa con il riciclo.
Sarà che i tiggì ci bombardano di immagini di immondizia?
Sarà che domenica Villa Sciarra e il Gianicolo erano pieni di cartacce e di bottigliette di plastica?
Sarà che mi odio per le quantità industriali di rifiuti che genera la mia famiglia, e siamo solo in due + cane + canarino?

Qualunque sia il motivo ma mi hanno colpito queste idee carine per coniugare il riciclo con l'uncinetto:

falandodecrochet.blogspot.com
fiori, lampadari e altro con le linguette delle lattine delle bibite







Belle invenzione su unpuntotiralaltro.blogspot.com
per riciclare i tappi delle bottiglie di plastica






Tante idee su come riutilizzare i sacchetti di plastica, i nastrini delle vecchie videocassette:
myrecycledbags.com

Monday, May 26, 2008

Dei ruoli

A comportarmi in maniera corretta, a spendermi senza risparmio di energie in ogni cosa che faccio, ad essere aperta verso gli altri, ad essere solidale, mi hanno insegnato i miei genitori e i miei tanti zii.

A rafforzare questi concetti, a lavorare con metodo, a non essere superficiale, ad avere una visione, a cercare di essere giusta anzichè buona, mi ha insegnato una persona speciale.

E se oggi ricevo dal Kazakhstan una email di questo tono:

"Thank you very much for your very proactive approach (...). We appreciate all your efforts and are especially grateful that you (...)"

lo devo a lui.

Ricevo riconoscimenti ed apprezzamenti per quello che faccio dal 99,99% delle persone che mi conoscono.

La persona di cui sopra mi ha anche insegnato che lo zero virgola zero uno percento è statisticamente irrilevante.

Grazie.
E auguri, tanti.

Thursday, May 22, 2008

divieti

Sui giornali di ieri si discuteva sulla necessità di introdurre una legge che vieti la chirurgia plastica estetica ai minorenni; la legge servirebbe ad evitare che le ragazzine si rifacciano il seno o il naso solo per inseguire i canoni estetici imposti dalla pubblicità o dallo spettacolo.

A parte il fatto che se non ricordo male c'è un ministro nuovo di zecca che si dovrebbe occupare di semplificazione e cioè della riduzione delle innumerevoli, spesso inutili, quasi mai rispettate, leggi italiane, non dovrebbero essere sufficienti dei genitori sensati ad impedire plastiche inutili?

Io piuttosto sarei per un altro divieto: quello di Photoshop.

Per chi non lo sapesse Photoshop è un portentoso software di ritocco fotografico grazie al quale le attrici e le fotomodelle, possono apparire nelle pubblicità, nei servizi fotografici o sui calendari, senza una ruga, con i chiletti di troppo miracolosamente cancellati, senza il minimo accenno di cellulite.

Senza Photoshop si vedrebbe che non si tratta di modelli di perfezione inesistenti in natura, ma che anche le persone belle e famose hanno i loro difetti, anche se minimi pur sempre difetti.

Io voto per un mondo senza Photoshop, eppure sapeste come vengono bene i ritocchi sulle foto, basta solo prenderci un po' la mano...

Sunday, May 18, 2008

corsa




Oggi sotto una pioggia a catinelle si è tenuta la ormai classica Race for the Cure che "si propone di esprimere solidarietà alle donne che si confrontano con il tumore del seno e di sensibilizzare l'opinione pubblica sull' importanza della prevenzione".



Sveglia all'alba e alzataccia (alle otto) e lasciato a casa Oslo che in mezzo alla folla non dà esattamente il meglio di sè, eccoci pronti per la passeggiata non competitiva di due kilometri (please non esageriamo con lo sport).

Ci avviamo con passo spedito ed ecco rispettata la tradizione con un mio bello scivolone sulla discesetta bagnata col brecciolino, l'ombrello e un ginocchio bacia l'aslfato.



Saturday, May 17, 2008

per la felicità basta poco



Se hai una zia
che, quando la vai a trovare,
ti prepara una crostata
come questa,
sai di essere
una persona fortunata



Friday, May 16, 2008

incespicamenti

La scorsa settimana il Papa è inciampato ed è caduto sull'altare, per fortuna nulla di grave, un bel sorriso e via.
Ma è finito sulle prima pagine dei giornali e in tutti i tg. Solo perchè si trattava del Papa?

No, ma perchè di fatto ha reso reali le paure di tutti noi: chi non ha paura di cadere facendo una figuraccia davanti a tutti mentre scende una scala, mentre sale su un palco, mentre passeggia con il telecomando in mano in sala riunioni facendo una presentazione powerpoint, o mentre si reca alla lavagna per una interrogazione?

Io che vivo nel terrore della figuraccia, ormai sono una specialista in scivolate, storte e capitomboli. Vi offro una breve panoramica delle più significative:

- anni 14, scarpe di Bata rosse di gran moda con la zeppa di para che si impunta... due ... tre passi incespicando ... e poi un bel volo con le borse della spesa in mano;

- anni 18, il portiere, che non puliva mai, proprio quella mattina lava le scale di marmo, io scivolo sul primo gradino, mi faccio la tutta rampa a faccia avanti, ho paura e strillo "aiuto aiuto" ma sottovoce piano piano perchè che vergogna! se qualcuno mi sente;

- anni 20 col pezzo di pizza in mano, fresca fidanzatina di Mission Impossible, lui che continua a camminare e parlare, si gira non mi vede più, io ero lunga spalmata sul marciapiede;

- anni 30 in carriera, pacco di fascicoli in mano, il gran capo che mi segue per chiudere l'ufficio, scivolone sul bastardo parquet lucido, gran culata ma i pacchi di pratiche non li ho mollati, questo sì che è attaccamento all'azienda;

- anni 38, Londra, vacanza, tenuta casual, passo ginnico da turista globetrotter inciampo su un pezzo di fil di ferro e vado lunga con in mano la cartina della città e non mi rialzo per un po' dicendo ... ahi ahi dolore...dolore;

- giorni nostri: donna manager taillerino gran storta e vado lunga nel corridoio verso la mensa nell'ora di maggior affollamento, le scarpe volano evidenziando all'interno le solette verdi alla clorofilla, il tutto davanti all'unico dipendente carino su duecento...

Ma tutto sommato non mi è andata poi male: molto peggio alla mia amica ad Atene che mentre ci accingiamo a fare la classica foto insieme agli Euzoni con tutti i turisti che aspettano il loro turno, inciampa nello scalino e finisce lunga ai piedi del povero Euzone che cerca di non ridere.

L'importante è rialzarsi, sempre, un sorriso, fare finta di nulla, e ripartire.
Proprio come il Papa.

Sunday, May 11, 2008

cinque-per-mille

Per chi non ci ha ancora pensato:



Associazione Davide Ciavattini

codice fiscale 96238600587
Questa la loro mission:
"Promuove la cura, l'assistenza sociale e psicologica ai bambini malati e alle loro famiglie durante e dopo il ricovero nella struttura ospedaliera (segue) "

E' una associazione, nata per volere di un papà il cui figlio ha perso la battaglia contro la leucemia, che si occupa tra l'altro di aiutare le famiglie dei bambini ricoverati nel reparto di ematologia del Bambin Gesù dando loro assistenza e supporto e soprattutto una casa a chi viene da fuori.


Nonostante tutto voglio continuare a credere in alcune persone e di loro io mi fido




Tuesday, May 06, 2008

Fermate il mondo...

Ci credereste se vi dicessero che Pertini prendeva le mazzette sulle forniture di armi ai terroristi, o che rubava le pensioni dei reduci di guerra?
O che Madre Teresa di Calcutta prendeva soldi dalle case farmaceutiche per sperimentare farmaci sui lebbrosi?

La notizia che il cardiochirurgo dei bambini Carlo Marcelletti è agli arresti domiciliari per peculato, truffa e detenzione di materiale pedopornografico è allo stesso livello di quelle sopra:
i - n - c - r - e - d - i - b - i - l - e.

Mi soffermo sulla parola incredibile.
Significa che non ci si può credere ma e' difficile pensare ad un clamoroso errore giudiziario, eppure il caso Tortora docet.

E dopo l'iniziale incredulità, dopo lo sgomento, inevitabilmente inizia la rabbia.



Si è rotta anche Biancaneve in giardino.

Ma per quella basta un po' di colla, per riparare il disgusto verso il genere umano non hanno ancora inventato qualcosa di abbastanza potente.

Sunday, May 04, 2008

Pari opportunità

Al congresso di Sorrento c'erano circa duecentocinquanta tra capi del personale - direttori risorse umane se vi suona meglio - e professoroni universitari che discettavano sulla diversità.

La diversità è di moda da quando si è capito che maschi bianchi venticinquenni, laureati con massimo dei voti, che accettano stage, ne girano veramente pochi.

E allora siccome per lavorare bisogna pescare tra noi negletti, extracomunitari, persone con disabilità, e donne, c'è chi si è inventato la gran fuffa della diversità.

C'è l'economista indiano che spiega che da loro la crescita del pil è del 25%, non hanno il problema delle pari opportunità per le donne, per il semplice fatto che o non le fanno nascere o le eliminano da piccole; mette tra i motivi di freno allo sviluppo la democrazia perchè fa perdere molto tempo (sic!). Che il 20% della loro popolazione parla inglese, e lì il 20% fa 200 milioni di persone.
C'è il fesso che chissà da dove c'è venuto per uscirsene con "basta con questa storia delle donne che sono discriminate sul posto di lavoro, non è vero!" e la prof della Bocconi un altro po' se lo sbrana con "quando daranno alle donne dei posti in un consiglio di amministrazione allora forse avrà ragione".
E c'è il manager illuminato che dice quanto la sua azienda è brava ad aver implementato meravigliosi programmi sulla diversità, tra cui dare alle donne in azienda il servizio di lavanderia per poter portare gli abiti del marito. Ma perchè i mariti i vestiti in lavanderia non se li possono portare da soli?

Beccatevi 'sto sondaggio nostalgic-femminista-post congressuale.
Please votate a sinistra, grazie

Saturday, May 03, 2008

week end



E per festeggiare il lungo fidanzamento, con il pretesto del congresso di lavoro, ci siamo fatti il weekkendino a Sorrento.

Sorrento e la costiera amalfitana meritano.

Il prezzo da pagare è stare incolonnati almeno due ore tra Amalfi e Ravello, ma i profumi, lo spettacolo del mare e dei fiori - e il pensiero non espresso che dentro a quell'autombulanza che fatica a passare non ci sei tu - fanno sì che nessuno se ne lamenti.


Al solito oltre alle meraviglie naturalistiche ho apprezzato le delizie mangerecce, vedi brioche al gelato nella piazza di Ravello e sciarelli melanzane e mozzarella sotto la pergola di Sorrento.

Discorso a parte meritano la Frusta Sorrentina e la ciambella di pizza.

Vanno provate, non si può neanche tentare di raccontarle.

A completare la parte gastronomica ci pensa l'ex collega, al quale finalmente, proprio in quanto ex, puoi dare del tu, che nella villa del nuovo challenge (lo chiamano così quando per farti fare carriera ti fanno mollare tutto e ti spediscono in location improbabili, ma in fondo non gli è andata poi male se l'alternativa era Rabat) propina con maestria bruschette all'aglio di Sorrento, treccia di mozzarella, sogliole e orate alla brace.
L'aglio va rigorosamemente comprato e portato a casa, con la macchina che non avrà tema di vampiri fino al momento della rottamazione.

Le cianfrusaglie abbondano, sono per la maggior parte schifezze Made in Prc, che sarebbe la Cina che si dà un tono, ma passeggiare tra i negozietti di souvenir è un richiamo irresistibile.

Poi l'occhio attento di chi di uncinetto se ne intende avvista un negozietto di lavori di cotone fatti a mano con cappellini molto originali, ma l'arrogante proprietaria ha messo un cartello "no foto". Peggio per lei non avrà l'onore di questa vetrina.



Onore che si invece si aggiudica a pieno titolo la signora Maria, che ti confessa il vizio per la
sigarettina, cuce i vestitini di Sangallo e ti regala una posa e un gran sorriso.



Se c'è chi non viene da queste parti e parla solo di immondizia è perchè ce l'ha nel cervello.