Tuesday, May 01, 2012

1 maggio 2012 festa del lavoro

opera di Claudio Ferri

I datori di lavoro ricordino che è la fatica ad essere retribuita, non la sofferenza.
Quest'ultima è ingiusta e può essere solo risarcita.

I capi, i manager non devono dimenticare l'etica.
Senza di questa qualsiasi carriera perde di senso.

I lavoratori scelgano un mestiere che amano.
E, come dice Confucio, non dovranno lavorare un solo giorno.

Chi è senza lavoro, continui a cercarlo senza mai darsi per vinto.
Chissà domani potrebbe esserci un'opportunità, è oggi sarebbe la vigilia della vera festa del lavoro!
In bocca al lupo!


5 comments:

.C annA said...

Un pensiero anche per quei "fortunati" lavoratori con famiglie, figli, mutui, affitti, bollette e necessità vitali a carico, che hanno scelto un mestiere difficile e poco preso in considerazione e che da mesi combattono per un diritto di vitale priorità e importanza, ovvero per la retribuzione che gli viene negata e che ancora per parecchio dovranno lottare per ottenerla.

E un pensiero anche per quegli imprenditori onesti, un tempo benefattori e oggi costretti a sceltre drastiche che apparentemente sembrano la via più semplice per tirarsi fuori da questo marciume.

A tutti loro, alle loro famiglie, compresa la mia, perchè su questa barca che affonda al momento ci siamo anche noi, un pensiero di solidarietà: dal mio fragile e instabile pulpito mi preme ricordare, in primis a me stessa, che i gesti estremi lasciano il tempo che trovano, sul giornale ci passano in piccoli trafiletti che il giorno dopo nessuno ricorderà più, e che al male di vivere di chi resta aggiungono solo ulteriore sofferenza e difficoltà.

Oggi più che mai, questo dì di festa per me non ha alcun significato: mi sembra un tentativo grottesco di preservare le apparenze di un tempo.
Mah...

Chiedo venia, mi sono lasciata andare un po' troppo...

bricolo-chic said...

ti ringrazio per aver scelto il mio umile blog per il tuo sfogo, almeno non è un blog inutile! conosco tante persone nella tua situazione e questo mi fa star male, perciò ho scelto l'immagine del lavoratore che somiglia alla deposizione del Cristo.
Lasciarsi andare ogni tanto al di fuori della propria famiglia serve per recuperare un po' di energia e svuotare un po' d'acqua dalla barca. sei una donna dalle mille risorse, adesso che l'opsceno ottimismo berlusconesco è dietro le spalle bisogna solo resistere ancora un po', recuperare un po' di serenità e di fiducia. §o che dette da chi al momento non ha problemi come i tuoi può sembrare facile e sbrigativo, ma io vedo tanti segnali di speranza. un bacio

bricolo-chic said...

ti ringrazio per aver scelto il mio umile blog per il tuo sfogo, almeno non è un blog inutile! conosco tante persone nella tua situazione e questo mi fa star male, perciò ho scelto l'immagine del lavoratore che somiglia alla deposizione del Cristo.
Lasciarsi andare ogni tanto al di fuori della propria famiglia serve per recuperare un po' di energia e svuotare un po' d'acqua dalla barca. sei una donna dalle mille risorse, adesso che l'opsceno ottimismo berlusconesco è dietro le spalle bisogna solo resistere ancora un po', recuperare un po' di serenità e di fiducia. §o che dette da chi al momento non ha problemi come i tuoi può sembrare facile e sbrigativo, ma io vedo tanti segnali di speranza. un bacio

.C annA said...

Mi aggrappo con fiducia ai tuoi segnali di speranza e ti ringrazio per lo spazio e l'opportunità che mi hai dato.
Non mi risolve la vita, ma è come quel piccolo sassolino nella scarpa che dà tanto fastidio e se non lo levi rischi di impazzire.
Io continuerò a pazientare, sopportare, glissare le pressanti preoccupazioni con i miei soliti frivoli espedienti distraenti ma continuo anche a chiedermi fino a quando potrò andare avanti così?
In attesa di essere letteralmente scaraventata al suolo da una ventata di positività che scacci sopratutto la nuvoletta di Fantozzi che perpetua oramai sulla mia testa da troppo, saluto e ringrazio.
Un abbraccio grande :)

Mina said...

Resisti Scarabocchio, qualcosa maturerà per tutti. Attendiamo notizie positive, auguriamoci che i nostri figli abbiano qualche possibilità di crescita vera, e speriamo che tutti i sacrifici fatti sinora non siano stati vani!
Abbracci Bricolò... ci manchi tanto!