Chi non ha mai scritto un post criptico alzi la mano!
Se qui potessimo fare nomi cognomi e raccontare le nostre storie con dettaglio di particolari, in confronto le intercettazioni dei nostri politici sarebbero roba per educande, o no?
Comunque su istanza di
Wonder Perlina cerco di chiarire il concetto di avere la sensazione di essere io a guidare contromano, pur sapendo di andare nella direzione giusta:
Nel nostro meraviglioso paese, dallo scorso gennaio, finalmente le buste di plastica sono vietate.
Ligia e un po' bacchettona come sempre mi sono premunita.
Complice il cucito e lo shopping compulsivo ho fatto provvista di borse e borsettine, eccone qui una di jeans presa al mercatino di beneficienza, fatta a mano da una simpatica signora.
Da gennaio è anche cominciata la mia personale battaglia per non farmi rifilare gli odiati sacchetti.
Quando entro nei negozi gli addetti della sicurezza mi pedinano guardinghi, per loro sono sicuramente una cleptomane in malafede, ansiosa di saccheggiare ogni bendidio e di ficcarlo nella mia capiente
totebag.
Alla cassa devo fare la corsa di velocità contro la cassiera: se per caso mi distraggo nel momento fatidico ha già imbustato tutto nelle inquinatrici e fuorilegge buste di plastica pesante (ma quante scorte hanno?).
La frasetta "niente busta grazie, ecco la mia" restituisce in cambio uno sguardo come se avesse visto una
hippie nostalgica - e qui il capello riccio estivo non aiuta - , o una
Amish che per la sua religione non può utilizzare diavolerie moderne.
Cammino nei centri commerciali e mi vengono incontro stuoli di felici consumatori che reggono, con aria stolida, le loro meravigliose colorate superlogate buste di plastica.
E allora il dubbio si insinua: sono io che vado
contromano sull'autostrada?