Neanche un giorno di mare e anche questa lunga estate pinocchia sta per finire.
L'aspetto con ansia (cerco l'estate tutto l'anno...) e la carico di aspettative.
Mi piace pensare di farne chissà che, mi piace uscire dall'ufficio quando ancora c'è la luce, mi piace l'idea di raggiungere spiagge meravigliose, magari deserte. Mi piace immaginare che mi faccia trovare la voglia di fare sport e di abbronzarmi e che asciughi le mie ossa da centenaria.
Poi l'estate, inevitabilmente, si rivela bugiarda, un po' come la cementite sulla cartapesta: ce la metti per tenere tutto insieme, per colmare i mille avvallamenti e quella, a tradimento, crea screpolature.
Questa di estate è stata particolarmente bugiarda e, coincidenza, vedo Pinocchi da tutte le parti. Saltano fuori orecchini dimenticati,
articoli sul Corriere della sera , li vedo ovunque, sulla scrivania della collega, sui blog di ricamo
vintage, schemi a punto croce, e di
sassi dipinti
Lo so, il mondo è pieno di Pinocchi, eccome se lo so, è solo che ora ci faccio caso.
Neanche un giorno di mare: mi dovrò spalmare di abbondante colla vinicola per affrontare la prossima stagione autunno/inverno, proprio come il mio
Pinocchio.