Thursday, October 01, 2009

Non si dice "Ho fame"

Il collega ha un nome altisonante del tipo Federicus Maria Arcibald, e la sua è una famiglia nobile olandese. Mi racconta che sua madre, quando da piccolo si buttava sul cibo in tavola, lo riprendeva:
“Non si dice ho fame, i bambini in Africa hanno fame. Si dice: ho un certo appetito”.

Mi piace la buona educazione d’antan.

Torno a casa dopo una giornata di lavoro particolarmente impegnativa, l’aria condizionata mi ha scatenato il solito attacco di dolore che dalla cervicale che si irradia per tutte le aree limitrofe.
Esco un po’ prima del solito e becco l’ora di punta. Un’ora in macchina invece dei soliti venti minuti.

Evviva finalmente sono tornati i mobili e tutti i pacchi dal magazzino.
Sentiamo un rumore strano provenire dalla caldaia nuova e poi ...ciaf ciaf, un rubinetto non era stato chiuso bene.
Il bagno è allagato e l’acqua ha raggiunto l’armadio nuovo di zecca.
Stracci e asciugare.

Mi butto sul divano e accendo il tg: tsunami e terremoto a Samoa, Tonga e Sumatra.

Non sono distrutta, sono solo leggermente affaticata.

2 comments:

Creativando said...

Mi associo. Mi siedo ora al pc per curiosare qua e là, ma le palpebre non collaborano . . . è stata una giornata infernale, ma no, scusa, impegnativa ed anch'io mi sento "leggermente" affaticata.
Evviva la buona educazione . . .
Per ora ti auguro la buona notte!
A presto!
Rita

granadriso said...

Sono leggermente affaticata è troppo chic! Però essere solo leggermente affaticata genera una potenzialità di cose da fare ancora! meglio distrutta!