Scissor Fob

Eccolo l'ultima mania che ho scoperto: gli Scissor Fob, cioè i nastrini da mettere alle forbicine per ritrovarle subito nel cesto della maglia o del ricamo.

Fino ad una settimana fa non ne avevo mai visti ma è bastato un giretto nel blog di Pinta - a proposito avete visto la grande novità? - e poi digitare le due parole su google ed ecco scoperto il modo di fare nuovi lavori, lasciare a metà quelle vecchi, e regalarli alle amiche che hanno la mania dei lavoretti.

Questo è dedicato alla Signora Milena, autentica mani di fata, che mi ha detto: lavoro da più di cinquant'anni ma nessuno me ne aveva mai regalato uno!

Io sono rimasta senza ma me ne farò uno speciale!

Compleanni importanti

Con qualche giorno di ritardo, ma è notorio che noi donne manager siamo molto impegnate, dedico queste righe ad una persona speciale, super blogger, supermanager, supermamma, superartista ma soprattutto supersorella.

Lei c'è da sempre, o meglio per me c'è da sempre.

Nella vita ne abbiamo passate di un bell'arcobaleno di colori, ma lei è sempre un uragano di vivacità e di idee.

Ero piccola piccola, lei già grandicella - non tanto ma quando sei piccolo quattro o cinque anni si sentono - ed avevo due bamboline anche loro piccole piccole, una bionda e una mora. Avevamo fatto la casetta con le scatole vuote dello zucchero, proprio quelle che hanno dato nome al colore.

Finito di costruire abbiamo cominciato a giocare:

- Quale bambolina vuoi? le chiedo

- Quella mora.

- Ti piace?

- No, mi piace di più quella bionda.

- E allora perchè hai scelto l'altra? faccio incuriosita

- Perchè sono altruista.

Per anni ho pensato che mi avesse preso in giro, sfoderando la parola difficile con quell'aria saccentina e superiore che hanno solo le primogenite.

Invece a conti fatti mi sa che diceva sul serio.

Dedico questo ritaglio ad Artisticando: è sempre la più moderna che ci sia!

Da Io Donna del 13 settembre 2008 clikkare per leggere meglio

Ricamini 2

Ecco che ci faccio con i ricamini:

Questo è il retro dei lavori , sono regalini e finche non li consegno alle ignare destinatarie non posso mostrarli, ma tranquille l'ora si avvicina!

Cucire

Il bellissimo blog di Pinta mi ha fatto venire voglia di ricamare, fatto un lavoretto che ancora non posso far vedere, una volta tirata fuori la macchina da cucire ho finalmente cucito i merletti sulle lavette blu.

E dal cestino dei ricami sono usciti fuori vecchi lavoretti mai cuciti.

Qualcuno sa leggere il cinese? Una ragazza mi ha lasciato un messaggio ma sul suo blog non capisco nulla...

Pirofila

Resisto a tutto tranne che alle tentazioni, diceva di sé Oscar Wilde.

E io non sono da meno.
Sapevo, nel momento in cui sono entrata da Paolelli , che non sarei uscita a mani vuote.



Una bella confezione da cinque chili di argilla Pirofila Sila, che cotta diventa di un bel rosso che si può anche evitare di dipingere.
E' più fine dell'altra che ho utilizzato e quindi più adatta a cose piccole, tipo rose e bottoni.

Giornate nere

Volevo fare una cosa trasgressiva ed ecco qua:


I centrini sono visti come la cosa più classica e allora ho fatto una variante sul classico bianco o beige.
Qualcuno a Natale si spinge a farne oro o rossi, ma neri non mi sembra di averne mai visti.
L'ho mostrato a qualcuno e devo dire che non hanno apprezzato. Tsè, i soliti tradizionalisti.


Sarà il centrino postmoderno della futura taverna.
Basta con l'antico, con il country e i colori soft.
Voglio una sala hobby moderna.

L'ho fatto questa estate ed oggi, in questa giornata nera, che getta un'ombra scura su migliaia di lavoratori, mi è tornato in mente.

Ho paura che in parecchi nel prossimo futuro avranno molto tempo libero da dedicare ai propri hobby.
Chissà se c'è qualche pilota che fa l'uncinetto, lo potremmo invitare al prossimo knit cafè.

Parada

Andiamo a vedere questo film e poi ne discutiamo, ok?

Chi deve capire, capirà!

Tornate presto!

Dog lover

Grazie a Pinta e Uto per il bel premio!

Secondo me Oslo non ha capito di essere un cane ma si ritiene un umano.

Quindi abbaia se non può sedersi a tavola con noi e se in macchina non può guidare.

Mi fissa triste e sconsolato se non può leccare il mio gelato e morde le mie pantofole perchè è geloso del fatto che lui non può permettersene un paio turchesi.

Su una cosa però ci siamo messi d'accordo: io non sono interessata alle sue pallette e lui non tocca i miei gomitoli!

Io dedico il premio a Clodina di Passechitò con la sua Layla!

catene

Sono una donna indipendente.

Indipendente ma non libera. Sarà per questo che non amo le catene?
La prima ed ultima catena alla quale ho partecipato era quella delle cartoline: inviavi 5 cartoline a persone che conoscevi e ne avresti ricevute un migliaio, se non ricordo male.
Fatta tutta la trafila ho atteso anni di ricevere le mie. Che delusione!
Anyway, surfando sul net ho visto le mille catene che girano: bellissimi premi assegnati e vinti.
A dire il vero ero sospesa tra l'essere sollevata e il dispiaciuta di non averne ancora ricevuto uno.

Ma in fondo sono chic ma non snob e per questo alla fin fine sono lusingata di aver ricevuto questo premio di qualità di Punto d'Arte della Vita

E ringrazio vivamente Graziella del graziosissimo L'angolino country di Grace per l'assegnazione!

Ecco le regole del premio creato per onorare e riconoscere il lavoro di bloggers, i cui blogs motivano la "terapia dell'arte".

1)Indicare da chi si è ricevuto.
2)Dire perché si è deciso di creare il blog.
3)Dire qual è la propria arte preferita.
4)Onorare altri 13 blogs amici.

1 ) Io l'ho ricevuto da Graziella: ancora grazie del pensiero!

2 ) Ho deciso di creare il blog perchè è sempre meglio che contare le mollette ;-) e costa meno dello psicoterapeuta $-))).

3) La mia arte preferita è l'ozio, quello che faccio nel resto del tempo è per permettermi il lusso di oziare di tanto in tanto. Dubito che i lavori che faccio si possano considerare arte, ma la tecnica che preferisco è l'uncinetto davanti alla tv.

4) Nomino tutti i blog che conosco e appena possibile prometto che farò il giro per comunicare la vincita!

Chiesa barocca

Oggi siamo stati ad un matrimonio: gli sposi giovani e belli, veramente una bella festa.

La chiesa era San Marco a Piazza Venezia, che non conoscevo.

Lì incontro casualmente una mia zia, ottanta e più, bisnonna da poco, che sola soletta aveva preso l'autobus - il mitico 44 da Monteverde a Largo Argentina, giù per via Dandolo - ed era andata a visitare la basilica.
Capito lagnosissime amiche mie? Questa sì che è grinta e motivazione.

Durante la cerimonia l'acchittatissimo Mission Impossible mi fa:

- Non mi piace tanto questa chiesa.
- Perchè?
- E'..., è... troppo impicciata.

Deduco: il barocco non è il suo genere.