Friday, July 18, 2008

Globalization

C'è un negozietto di souvenir, a Sorrento, che avrà almeno cent'anni e li dimostra tutti.

Tutta roba arruvugliata, polvere e impicci brutti ma più brutti non si può.

La vetrina è piena di cose scolorite dal sole e la proprietaria è una vecchia burbera con le foto del duce intorno alla cassa.

Però vende la cartolina più bella del paese, a forma di ventaglio, very very kitch.

Le chiedo:
"Ha i francobolli?"
"No" - non si spreca la signora
"Sa dove li posso trovare?" - faccio ingenuamente.
"Dal tabaccaio" - ma dai?
Poi capisce che in fondo il cliente è sempre il cliente e aggiunge in un impeto di gentilezza:
"Cinquanta metri a destra, o cento a sinistra".

Entrano un gruppetto di ragazzi inglesi o americani, lei ha paura che rubino qualcosa, ma che vuole che le rubino? Se portano via qualcosa le fanno solo un piacere così svecchia un po' l'esposizione.

Escono, ma lei è in tensione perchè uno è rimasto e tocca gli occhiali da sole sull'espositore.
La mussoliana gli sta intorno e non lo molla. E' scuro di pelle, sarà sicuramente un delinquente deve pensare.

E lui, carino ed educato, quando esce si gira e fa "Thank you!"

"A mammeta" fa la vecchia a voce alta.

Alla faccia della globalizzazione.

2 comments:

alealfoalfo said...

...sai che ti dico? che la vecchia è troppo forte!!

Mina said...

è vero! è troppo forte.