Thursday, October 18, 2007

Il bambino di Atlantide

Atlantide esiste.

Io ci sono stata e, contrariamente a quanto si creda, è una terra emersa.
Il suo mare è bellissimo, il cibo splendido, il clima è mite d'inverno e caldo d'estate. Abbastanza caldo, ma sempre ventilato.
Praticamente il paradiso in terra, specialmente per noi cittadini soffocati dallo smog e dal traffico.
Certo qualche problemino c'è anche lì ma, come si dice, chi si accontenta gode.

Conosco anche il Bambino di Atlantide.
E' alto per la sua età, lo si dice di tutti i bimbi ultimamente, ma lui è proprio alto, credo sia la solita questione di dna.
Ad appena due anni il suo sogno era andare a pescare con lo zio, adesso è un sub provetto.
Talvolta, quando nuota, ti sembra di vedere qualcosa di strano tra le dita delle mani e dei piedi, sembrano palmati, ma è solo un'impressione, forse è il riflesso del sole che lì è forte assai.
Ti stropicci gli occhi e l'effetto ottico passa.
Porta i capelli lunghetti, chissà se dietro le orecchie nasconde piccole branchie.

Essere bambino/uomo di mare si eredita per linea diretta, ma qualche volta una generazione salta. Il carattere di mare però è predominante, come i capelli neri, quindi esce fuori prepotente.

Il Bambino di Atlantide ha il diritto di vivere nel suo habitat naturale.
Dopo, quando si è irrobustito, può anche muoversi.
Certo anche qui il mare c'è, ma purtroppo non è bello come quello di Atlantide.

Bene, prima provoco lo scompiglio, poi instillo dubbi.
Ma non riesco proprio a farmi i fatti miei?

3 comments:

Anonymous said...

La conosco bene Atlantide, lì ho vissuto la mia giovinezza, sono consapevole della forza del mare (dentro e fuori di me e chiaramente di mio figlio), purtroppo, (o per fortuna!) sono tra quei siciliani, abitanti di Atlantide, che non si fanno “TOTALMENTE” incantare dal clima, dal mare, dal sole, dal cibo, dai profumi, dagli uomini di rispetto, dagli Amici, dagli "sperti e malandrini", dai galantuomi, dai compari...
Ho lasciato Atlantide, e ci sono ritornato, tra mille paure ed incertezze… ma no! la vera Atlantide è quella che continuamente rincorro dentro di me, la devo ancora trovare o forse non la troverò mai.
Sono un nomade, di mare, un non cittadino di Atlantide alla ricerca sempre della serenità e della tranquillità della “famiglia” (nel senso giusto, intendo delle persone che mi stanno vicino).
I giorni passano, ho la fortuna di scegliere, Atlantide è vicina…staremo a vedere.

bricolo-chic said...

Evviva il libero arbitrio, i sogni e quelli che hanno il coraggio di cambiare!

Anonymous said...

chi ha sentito parlare di questo strabiliante sito web che si chiama "second life"? sembra che metà mondo sia impazzito nell'ansia di costruirsi un futuro "alternativo" in una realtà virtuale....dici bene tu... bisogna avere il coraggio di cambiare, di affrontare la vita, di "spostare il formaggio" (conoscete tutti Spencer Johnson?)

La vita non è un cammino semplice e lineare lungo il quale possiamo procedere senza intoppi, ma piuttosto un intricato labirinto, attraverso il quale dobbiamo trovare la nostra strada, spesso smarriti e confusi, talvolta imprigionati in un vicolo cieco.

Ma sempre, se abbiamo fede, si aprirà una porta: forse non è quella che ci saremmo aspettati, ma certamente quealla che alla fine si rivelerà la migliore per noi"
A.J.Cronin