Wednesday, October 10, 2007

venti anni fa

Potrai perdonare tutti gli anni passati?
Non credo di averti risposto, quel gennaio di vent'anni fa.
Forse ho solo accennato un imbarazzato sorriso, preso il tuo biglietto e il regalo, fatto cenno di sì con la testa.
Un po' poco, vista la situazione e quello che sarebbe successo da lì a dieci mesi.
Forse avrei dovuto dirti che non c'era nulla da perdonare.
Che è stata la vita, è andata così.
Avrei dovuto chiederti se sei mai stato felice.
Forse sì, quando tornavi dai lunghi viaggi e ci svegliavi nel cuore della notte per darci i regali.
O quando suonavi la chitarra per farci addormentare.
Chissà magari anche quando sono nata io, certo qualche momento dopo, passata la sorpresa: un'altra femmina!?!
O quando guidavi per centinaia di chilometri e per non farci chiedere mille volte "quando arriviamo, quanto manca?" ci facevi fantasticare "pensate alle pigne, pensate ai pinoli" e noi pregustavamo le gioie di una lunga vacanza al mare.
Il senso di colpa, che ti hanno inculcato sin dalla nascita, ti ha reso quello che eri; troppo grande quel fardello per non farti commettere degli errori.
E comunque grazie per quello che mi hai dato.
Mi hai abituato ad affrontare le situazioni difficili, mi hai dato la voglia di essere curiosa, l'intelligenza, la grinta. Mi bastano.
Certo magari i centimetri di altezza li potevi spalmare un po' meglio tra noi tre.

No, non ho nulla da perdonarti. Non sono nessuno per giudicare la tua vita.
Essere tua figlia non mi dà questo diritto, .
E' la vita che ci ha tolto molto, compreso il tempo per recuperare.

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