Saturday, October 20, 2007

Diritto di replica


Ovvero: del delitto e del castigo, del pentimento e del perdono.

Casualmente fatti di qualche mese fa sono tornati argomento del giorno e opinioni contrastanti hanno riacceso vivace il dibattito stavolta con posizioni distanti.

Se a marzo ero anche io tra i moralisti, oggi ad acque ferme e superata la emotività, altri temi devono entrare nell'analisi dei fatti ed eventualmente modificare i miei comportamenti, certo non cambia la mia condanna dei delitti commessi. Abbiamo parlato di errore giudiziario, ed essere fraintesi ne è l'anticamera. Brrrr...
Primo: ho il terrore dei processi sommari, quelli consumati alla macchinetta del caffè, con informazioni di terza o quarta mano, la maggior parte delle quali dovevano rimanere riservate, le altre alimentate e manipolate chissà da quali da odii personali, volontà di rivalsa e giustizialismo a tutti i costi.

Un delitto c'è stato- e qualcuno mi deve spiegare perchè si considera, giustamente, delitto prendere mazzette e invece no chiedere il pizzo a chi si procurano clienti o si passano corse, il tutto rigorosamente in nero - c'è stato anche un castigo, pesante molto pesante. Tornare a casa alle dieci di mattina e spiegare alla moglie, ai figli il motivo per il quale nello spazio di poche ore si è perso tutto ciò che si era faticosamente costruito in tanti anni di lavoro, per me è una pena più che congrua.
Se c'è stato patteggiamento ed è stato concesso il beneficio della non menzione, noi non siamo nessuno per decidere diversamente. E soprattutto non dobbiamo mai dimenticare perchè c'è la pena: è un deterrente ma soprattutto ha un fine rieducativo.

Del perdono: chi ha subito un torto o un danno ha la facoltà di perdonare. Gli altri, gli spettatori, non hanno nulla da perdonare.
Del pentimento: non sappiamo se pentimento c'è stato, ma anche questo non è materia per la massa. Diffido dei pentimenti esternati a cui si dà tanta pubblicità. Il pentimento è una fatto privato, tra sé stessi e il proprio Dio, se se ne ha uno.

Comunque chi è stanco di questo paese di corrotti, di pene non scontate, di indulti, di garantismo, e non vuole impegnarsi per aiutarlo, può prendere un bel volo per Bagdad o altri lidi. Ce ne sono tanti dove i processi sommari e le esecuzioni frettolose sono all'ordine del giorno.
Se si è fortunati si può anche trovare una bella lapidazione a cui partecipare.

Io preferisco sferruzzare davanti al Dr. House o a una bella televendita di gioielli e cercare di cambiare le cose con l'esempio della correttezza e l'umiltà della comprensione per chi ha sbagliato.

Lascio alle tricoteuses il piacere di sferruzzare davanti alla ghigliottina.

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