Mesi confusi,
mesi di sentimenti rimescolati, di sassi nello stagno.
Storie nuove si accavallano con storie vecchie,
cassetti chiusi con fatica si riaprono all'improvviso, come spinti da una molla, e tutto il contenuto salta in aria e si sparpaglia sul pavimento.
Quanta fatica rifare una cernita, buttare qualcosa, scoprire cose dimenticate, ripiegare con cura, riporre di nuovo, fino alla prossima molla impazzita.
Stress, un po' di cura di sè, vacanze brevi, stress.
Un cane ingombrante che se ne va lasciando troppa libertà da gestire;
mesi di preoccupazioni, di soddisfazioni, di fatica e di riposo,
di consapevolezza,
di addio a una persona speciale che a 97 anni faceva progetti e chiedeva "raccontami che succede in politica, che succede in Italia" per poi scoprire che già lo sapeva.
Mesi in cui capisci che dalla vita non si salva nessuno, neanche quelli a cui in apparenza non manca nulla per essere felici.
Argomenti troppo intensi per un blog poco serio, peccato perchè in questo periodo rileggermi è stato piacevole.
La creatività langue, poco o nulla da mostrare solo qualche catenella con delle perline infilate, però stranamente sto bene.
Sto bene.
Alla vita ci si abitua. Decisamente.
3 comments:
Mesi confusi, confusissimi, anche per me, che da qualche tempo mi stavo troppo adagiando su una tranquillità che si è come sempre rivelata apparente. Sob e stra-sob!
La catenella perlinosa antistress s'ha da fare: se non altro per immortalare il momentino di confusione totale e la mancanza di stimoli concreti per creare catene di tutt'altro tipo!
Brava Scarabocchio, infila perline e leggerezza!
La metafora dei cassetti, della molla, delle cose riposte ecc.me la rivendo di sicuro. Se alla vita ci si abitua ancora non saprei. Ma è uno spunto di riflessione per questi gg.
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