Per dieci giorni sono diventata letteralmente pazza.
Avevo portato una rivista di ricamo in ufficio per fare la fotocopia ingrandita di un disegno, lo so che non si fa, ma nel manuale aziendale della sicurezza sul lavoro, alla voce "rimedi contro lo stress lavoro-correlato", per la mia posizione è previsto il ricamo serale davanti alla tv.
Era di giovedì e il sabato successivo, sotto il diluvio sono andata a comprare la stoffa, preparandomi ad un tranquillo week end di punto indietro monocolore.
Cerca cerca, la rivista per trasferire il disegno sulla stoffa... non si trova, sparita!
Ho rovistato dappertutto, messo casa sottosopra, rovesciato i contenitori della differenziata, guardato in macchina, sotto i sedili, nessuna traccia, l'avrò lasciata in ufficio ho pensato, sfinita, la domenica sera.
Il lunedì mattina in ufficio la rivista non c'era.
Tra scartoffie varie, soliventiquattrore, nervi e contronervi, ho pensato che il destino si fosse accanito contro di me, contro il mio disordine la mia disorganizzazione, che il mondo mi remasse contro e ho anche accusato il collega Genius, rigorosamente uomo e tutto arti marziali, di avermela sottratta.
Il martedì ho ripensato al percorso che quel giorno avevo fatto prima di andare a casa.
Ero passata a salutare una collega che partiva per un viaggio di lavoro, evviva sicuramente l'ho lasciata nel suo ufficio!
Vergognandomi come una ladra ho chiesto a tutte le segretarie del mondo: avete visto una rivista di ricamo francese? Nessuna traccia, il mistero si infittiva.
Ho mandato un messaggio alla collega, incurante del suo meeting internazionale. Forse l'hai trovata e messa da parte? Certo che no.
Nel frattempo ho ricamato un altro soggetto, ma la testa tornava sempre lì: non è per la rivista in sé, ma che cavolo di fine avrà fatto?
Mi sarà scivolata nel parcheggio?
L'avrà rubata qualcuno mentre ero in bagno?
E' una congiura dei colleghi, tipo
Rebecca la prima moglie, mi nascondono le cose per dimostrare che sono pazza e rinchiudermi definitivamente in ufficio (non in manicomio, mica sono scemi, poi chi sgobba al posto mio?)
Il ricamo per il sacchetto baby è finito ieri sera e stamattina nell'ultimo posto dove avrei mai pensato di cercarla, nel posto più incredibile dove poteva averla messa una come me, mentre cercavo un altro disegno, come se nulla fosse salta fuori la rivista... immaginereste mai dov'era?
Da non crederci era nell'armadio della stanza dei lavori, nel ripiano giusto, quello delle riviste organizzate per tipologia, nel contenitore "punto croce-ricamo".
Insomma al suo posto.
Di certo non sono stata io, impossibile, il mistero continua.