Saturday, July 23, 2011

Cavalli, cartapesta, schifezze...

E' da un po' che mi volevo cimentare con la cartapesta.
Approfittando dei tanti quotidiani messi da parte per fare il fuoco, di qualche giorno di ozio puro e dopo aver fatto il giro di due paeselli per trovare il vinavil, ho iniziato l'avventura.

Poichè se vuoi sognare tanto vale farlo in grande, ho ben pensato di fare un cavallo.

Per la precisione volevo fare un omaggio a Franco Basaglia e il suo Marco Cavallo, il cavallo di cartapesta così carico di simbologia; non avendo però internet a disposizione mi sono ispirata al ricordo di un cavallo di ceramica, opera di uno scultore del paesello, che per anni ha girato (si fa per dire) per le case di famiglia.

Questa lunga premessa è indispensabile per spiegare perchè pubblico queste foto.
Chiunque altro non le avrebbe mai scattate, nè pubblicate su internet, e soprattutto avrebbe distrutto il frutto di cotanta ispirazione, invece no, eccomi qua.
Perchè non si dica che non ho il coraggio delle mie azioni, sono una persona seria io, un po' fulminata, ma sempre una persona seria.
Ho passato circa otto ore per realizzare questa opera, aiutata da Mission Impossible che ha ridotto i giornali vecchi in striscioline. Ho volutamente virato l'azzurro dell'originale in un bellissimo verde paolo veronese .
Da subito è emerso evidente che sembra più un cane che un cavallo, e quindi in corso d'opera ho evitato di fare coda e criniera. Il muso sembra quello di un tapiro e sto pensando se farlo a pois o a fiorellini.

Pensate che faccia schifo?
Ebbene sì sono d'accordo (aspettate però di vedere il quadro fatto da Artisticando se ha il coraggio di mostrarlo al mondo) , ma a me piace e soprattutto mi sono divertita tantissimo a farlo.
Adesso gli manca solo un nome (potrebbe essere Quarto Diritto ma sono ancora indecisa) .
E chissà forse anche una compagna.

7 comments:

Angela said...

Ciao! Lavorare la cartapesta non deve esser facilissimo, perciò fossi in te, sarei molto soddisfatta! Oltretutto hai scelto davvero un bel colore. Ti dirò, a me non dispiace affatto...e penso che tu sia stata proprio brava, cane o cavallo che lo si voglia intendere! e lo dico sul serio......per il nome, non so cosa voglia dire,ma quello che hai scelto è ok! :)

wonder perlina said...

Veramente non è poi così schifoso, è molto stilizzato direi, molto di design, potrebbe essere il cane, pardon il cavallo di Obi One Kenobi o comunque un cavallo bionico; potresti regalarlo a qualche antropologo dicendo di averlo trovato rinchiuso in un'anfora etrusca ma gli etruschi utilizzavano principalmente il nero, il marrone ed il rosso. Effettivamente rivedrei il colore, ma a me piace molto , mi sembra più un cavallo Decò, lo chiamerei Decò e se avrà una fidanzata la chiamerei Dacò.

DaniVerdeSalvia said...

MaFFFFigurati, è venuto benissimo, se te lo vede la Vidal lo prende per la sua pubblicità del bagnoskiuma, cavallo alopecico che corre sulla riva di un mare colo arancione....
Io avrei portato sino in fondo il coraggio delle tue azioni, facendogli una coda altrettanto stilizzata.
Il colore poi è il vero tocco di artista: colore impossibile per animale improbabile, e da al tutto la materica connotazione dell'opera d'arte.
Achille Bonito Salvia

Clodina said...

Che bello puro design! SPERO che avrai qualche approvazione da parte delle tue nipotine.Brava e complimenti alla pazienza di Mission

Artisticando said...

e invece e' bello !! sembra uno schnauzer, piu' che un cavallo, ma non fa niente e Claudio Ferri sarebbe soddisfatto dell'ispirazione che ti ha dato. Manca la coda "scoppiata", te la ricordi? io lo dipingerei con tutte murrine, ma so che tu preferirai appore il tuo timbro personale. E se vuoi puoi pubblicare la foto del mio quadro, io sono troppo pigra. E ho anche fatto una bellissima lampada, che ti mandero'. Complimenti e continua con la cartapesta, mi piace !

Pinta said...

ma questo è uno schnauzer!!!!!
è sicuramente Rollo...coda e orecchie tagliate.:)

Unknown said...

Ehm, sì, devo ammettere che sembra proprio un cane, ma non sono d'accordo sul rapporto causa-effetto nelle tue conslusioni: tu dici di aver evitato coda e criniera perchè sembra un cane, ma secondo me sembra un cane proprio perchè non hai aggiunto coda e criniera. Sono i dettagli a carattericzzare e rendere distinguibili le cose. Pensaci.