Per riscoprire uno dei tre braccialetti, che a vent'anni mi regaló un regista, e che poco dopo averlo fotografato ha fatto la fine che probabilmente fecero gli altri due: caduto in mille pezzi.
Per ritrovare al mercato vintage dei navigli un 45 giri di quando ero piccola, ma proprio piccola, con la voce sensuale di Fred Bongusto, passaggiando nella domenica di febbraio piú assolata che Milano ricordi.
Per innamorarmi del negozietto de la zacca.com e dei suoi minuscoli gioielli di stoffa, che mi illudo di rifare.
Per vedere come un tocco dei miei cuscini granny squares si adatti perfettamente in una casa cosí diversa dalla mia.
Per imparare che anche un artista eccentrico come Warhol possa morire banalmente per una calcolosi alla cistifellea operata tardivamente. Per fortuna io sono stata piú coraggiosa di lui, ma ahimé meno creativa.
Per scoprire che Quarto Stato e la Fiumana sono due quadri diversi.
Per mangiare un fantastico riso al salto e ammirare una cotoletta panata piú grande del piatto.
Per avere la certezza che la causa della mia ostinata cervicalgia é causata dallo stress lavoro-correlato.
Per sentire, incredibilmente, la mancanza del caos della mia cittá, ma ripetendo spesso "qui ci torno con mio marito", "qui ci vengo con mia sorella" .
Per correre sotto la pioggia a prendere il tram.
Per ritrovare la gioia di un pezzo di famiglia che si ricompone davanti a una cenetta improvvisata e in interminabili camminate arrancando dietro a quelle due stangone dalle gambe lunghe che sono le mie nipoti.Allla fine abbiamo ritrovato il ritmo giusto e camminato insieme ridendo.