L'altro giorno chiacchierando con un ragazzo in piena crisi esistenziale, o adolescenziale, questi se ne esce con una domanda di quelle toste.
Ma a te (anzi a Lei, ma tralasciamo i dettagli) non è mai capitato di aver voglia di mollare tutto per seguire una passione?
Umhh, per fortuna qualcuno ci ha interrotto con un problema di quelli irrisolvibili - tipo è finita la carta igienica, che facciamo apriamo il magazzino o la andiamo a comprare o la prendiamo in un altro bagno e chi lo deve fare - e la domanda è rimasta appesa nell'aria.
Per fortuna, così se il discorso viene un'altra volta ho avuto il tempo di riflettere e di elaborare una risposta che abbia un senso. E infatti è un po' che ci penso.
La risposta è secca: no.
Primo perchè una passione vera e propria forse non ce l'ho.
Secondo perchè se devi mollare tutto il resto poi alla fine la passione la odi.
Terzo se la passione diventa un lavoro, non è più una passione ma un lavoro e allora che gusto c'è?
Per fortuna ho un lavoro che mi appassiona anche se non è la mia passione.
E poi la parola "passione" è curiosa, ha un doppio significato, è qualcosa che ti cattura , ti trascina e ti emoziona, dall'altra indica sofferenza, tribolazione.
E poi perchè bisogna anche poterselo permettere di mollare tutto.
Bisogna essere fortunati, avere le spalle coperte, una rete di protezione.
E quando la rete di protezione sei tu, mica hai tanto da tempo da dedicare ai voli pindarici, alle fantasie, ai sogni.
E certi pensieri non te li fai neanche venire.
Poi ogni tanto arriva qualcuno e ti fa quella domanda ...