Non voglio fare la moralista bacchettona però qui si esagera.
L'altro giorno scopro sul lavoro che almeno una decina di persone rubacchiavano appena possibile. Decine di euro, ma sistematicamente, forse se è così facile non è altrettanto grave, pensavano.
Tornando a casa in macchina sento alla radio di quei professori universitari, primari di ospedale, che truccavano esami e test di ammissione all'università. Trentamila euro a botta.
Per rilassarmi mi metto a leggere e la copertina dell'Espresso annuncia all'interno un bel servizio su tutte le truffe con i rimborsi sanitari fasulli. Milioni di euro, quelli nostri, i miei, contribuente da trent'anni.
Per due notti non dormo, sono veramente schifata e depressa.
Poi le mie infinite risorse interne mi ricordano quanto sono fortunata: che bisogno ho io di rubare, ingannare, sfruttare quando al mercatino trovo delle meraviglie come queste a due pezzi cinque euro?
E qualcuno mi fa uno sgarbo o un'ingiustizia invece di continuare ad avvelenarmi, mi prendo delle ricompense, lo cancello dalla mia vita, ed alzo lo sguardo.
E così stamattina mi sono comprata un bel libro grande ed illustrato, quelli che da solo non ti compri mai ma che regali agli altri.
4 hours ago
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